Un orologio, qualche centinaio di euro, qualche gioiello. Questo il bottino di una banda di ladri entrata in azione ieri sera attorno alle ore 20 tra le frazioni di San Marco e Padule, nell'area a est di Gubbio, creando panico tra i residenti e scompiglio tra gli eugubini che tramite gruppi whats'app e social hanno saputo subito dell'accaduto, con voci che parlavano addirittura di una presunta sparatoria. I carabinieri oggi smentiscono questa notizia e raccontano di essere intervenuti tempestivamente arrivando a Padule, nella cosiddetta zona delle case popolari, pochi istanti dopo che la presunta auto dei ladri se ne era andata: un'Audi color scuro che avrebbe preso la direzione della scuola ma della quale si sono perse le tracce. La pattuglia dei carabinieri del comandante Zago ha perlustrato l'intera zona Est del Comune e le indagini proseguono ancora. Due furti ed un terzo tentativo di furto, questo il bilancio reso noto dalle forze dell'ordine che non escludono che la banda sia la stessa che ha colpito anche sabato notte in una serie di abitazioni a Isola Fossara nel vicino comune di Scheggia. Ieri due uomini sarebbero entrati in un appartamento di Padule al secondo piano passando da una finestra, con un terzo uomo presumibilmente rimasto nella macchina parcheggiata in uno spiazzo adiacente. I vicini di casa dell'anziana vittima, che in quel momento era al bar, hanno sentito un gran baccano dall'appartamento al piano superiore ed hanno avvisato altri vicini della possibile presenza di ladri. Lo scompiglio e l'agitazione è ancora tangibile nei racconti dei padulesi che dicono che in quella zona non era mai successo nulla del genere ma che ora hanno paura anche nelle ore centrali della giornata. Dunque resta ferma e consigliabile la raccomandazione di segnalare sempre la presenza di auto sospetteo: non si esclude infatti che la banda scelga le vittime dopo aver studiato i loro spostamenti. E l'Audi scura sembra aver catturato l'attenzione già di alcuni eugubini fin dai giorni scorsi. Per la presunta sparatoria invece, come detto, i carabinieri smentiscono: sono gli stessi residenti della zona di Padule che raccontano di non aver sentito spari ma solo un'esplosione tipo petardo e non si sono allarmati, visto che già da qualche giorno non mancano ragazzini che accendono fuochi d'artificio e piccoli petardi.