Lo definiscono "grave stato di abbandono e di degrado che negli ultimi tempi sta caratterizzando le vie del quartierere": è la situazione descritta in una lettera firmata inviata da un nutrito gruppo di residenti del quartiere di San Pietro all'Amministrazione comunale.
Sotto accusa i "club privati", i tanti luoghi di aggregazione da parte di giovani che rappresenta un fenomeno tutto eugubino particolarmente diffuso nelle mura del centro storico. Una moda per alcuni, un problema per altri. Problema soprattutto di "convivenza" con i residenti del centro storico che lamentano molti disagi legati alla permanenza anche in ore notturne di nuclei di giovani, nelle aree esterne ai locali adibiti a club, spesso anche con schiamazzi e disturbo della quiete pubblica.
"Le vie sono completamente invase da locali adibiti a tale scopo (tre o quattro per ogni via) - scrivono nella lettera i firmatari - Le strade, nelle quali sono collocati, sono diventate appendici dei predetti locali in cui vengono posizionate sedie durante il giorno e la notte e creati assembramenti di persone che passano lì il loro tempo, talvolta imprecando e bestemmiando, incuranti dei diritti dei residenti e con alterazione anche del decoro urbano.
E’ lecito domandarsi se locali possano essere locati e destinati a tali attività dove sostano, quotidianamente, per ogni club, mediamente, dai venti ai trenta ragazzi, e ciò in spregio alle norme sulla sicurezza, sull'igiene, e sulla salubrità.
Al di là dell’aspetto sociologico fortemente preoccupante che dovrebbe interessare non solo le famiglie ma le stesse istituzioni, la presenza di frotte di ragazzi particolarmente “esuberanti” rendono la convivenza assolutamente impossibile. Nonostante la Ztl, le strade sono invase durante la notte da motorini modificati che, probabilmente, fanno ingresso dai varchi non presidiati da telecamere, che scorrazzano indisturbati creando rumori assordanti e problemi per la sicurezza e
l'incolumità delle stesse persone che qui vi abitano, o passeggiano.
E’ sotto gli occhi di tutti la condizione del parcheggio di San Pietro che, sicuramente, meriterebbe maggiore sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, soprattutto durante la notte, per i pericoli che potrebbero derivare a chi lascia in sosta la propria auto.
La situazione descritta risulta, ulteriormente aggravata, dagli avventori dei locali del centro che durante i week-end sostano, a centinaia, lungo le vie principali, sino alle prime ore del mattino, urlando e schiamazzando, incuranti del diritto alla quiete delle persone.
Si ricorda, ai titolari di pubblici esercizi, che grava sugli stessi l’obbligo giuridico di controllare che la frequenza dei locali da parte degli utenti, non sfoci in condotte contrastanti con le norme poste a tutela dell'ordine e della tranquillità pubblica.
I mancati controlli, tesi ad accertare il rispetto dei regolamenti in materia di orari da osservare, rendono non più tollerabile la situazione e vengono a ledere il diritto alla salute, al riposo, alla quiete di noi cittadini.
E’ pur vero che anche gli esercizi commerciali, dediti alla somministrazioni di alimenti e bevande, debbono poter esercitare le loro attività così come, il centro deve essere punto vitale e di incontro per i nostri ragazzi, ma ciò non può avvenire a discapito delle persone che qui vivono. Le società si basano sul rispetto delle regole di civile convivenza che, allo stato, a Gubbio, da parte di molti vengono completamente eluse.
Un maggior presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, maggiori controlli tesi a verificare il rispetto del diritto alla quiete, delle leggi in materia di ordine pubblico, sicurezza, salute, probabilmente, migliorerebbero le cose ed impedirebbero che il centro storico diventasse terra di nessuno dove tutto è lecito".
Da qui la richiesta dei firmatari di un solerte intervento, "anche con l’adozione di provvedimenti sanzionatori, affinché venga ripristinata la legalità".
Gubbio/Gualdo Tadino
05/08/2019 19:05
Redazione