In Lega Pro altro ribaltone tecnico da segnalare nel girone B: non bastava quello di Lamberto Zauli che, esonerato per la seconda volta nella stessa stagione nella serata di lunedì e sostituito da Ugolotti, presentato ieri pomeriggio. Ieri dopo un paio di giorni di riflessione, è arrivata anche la decisione da parte dell'Ancona di procedere al sollevamento dell'incarico di allenatore a discapito di Fabio Brini: per lui fatale la sconfitta maturata in rimonta a Modena, con la squadra dorica ora in piena zona play out a quota 23 punti. Al uo posto è stato scelto un esperto della categoria come Giovanni Pagliari, in Umbria anche alla guida del Foligno, che potrà contare su Giovanni Migliorelli nel ruolo di vice. Il nuovo allenatore sarà presentato oggi peomeriggio, domani invece toccherà al nuovo direttore generaleMarco Nacciarriti e il direttore sportivo Giulio Spadoni Confermati gli altri due membri dello staff, il preparatore Stefano Valentini e il preparatore dei portieri Francesco Ripa. Infine, è in prova un attaccante portoghese nelle file del Modena: si tratta del classe '97 Leonardo Miramar ex Monaco. Il giocatore sosterrà un piccolo periodo nelle file dei canarini, toccherà poi ad Eziolino Capuano darne l'eventuale benedizione per il tesseramento, il giocatore si trovava già in Italia visto un precedente provino con la maglia del Vicenza, società con cui poi non aveva trovato un accordo. Infine, dalla prossima stagione il campionato di Lega Pro, dovrà fare i conti con il sistema di rating: Standard minimi e buone pratiche per attribuire un rating ai club, premiare i più virtuosi e spingere i meno virtuosi a cambiare, riformando il calcio professionistico. A portare avanti con fervore l'iniziativa, lo stesso presidente Gravina, la riforma annunciata dalla Lega Pro parte dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema a livello organizzativo e finanziario, e della forte contrapposizione di interessi tra le società di vertice e le società minori negli stessi campionati professionistici, le società dilettantistiche e quelle di base. Di non minore rilevanza sociale e culturale, altre questioni come la valorizzazione dell'attività giovanile, la commercializzazione dei diritti televisivi, l'inadeguatezza dell'impiantistica sportiva, la distanza dei club dal territorio di riferimento e il rapporto con gli altri operatori del sistema sociale ed educativo, in primis la scuola, il numero delle società professionistiche e il relativo costo-sistema. “Possiamo considerarla una vera e propria rivoluzione che sarà sottoposta al vaglio del Consiglio Federale per una valutazione "politica" di competenza. Il sistema di Rating punta a premiare i club più virtuosi e non deve essere considerato uno strumento punitivo, bensì uno stimolo al cambiamento e al miglioramento. Se è vero che come indirizzo generale è prevista la non ammissione al campionato per chi non raggiungerà lo standard minimo, è altrettanto vero che la Lega Pro concederà almeno tre anni di tempo per adeguarsi alle indicazioni previste e durante questo periodo di tempo aiuterà i club a raggiungere il traguardo. La Lega Pro, e il calcio professionistico, hanno bisogno di uno strumento che possa stimolare iniziative tese a superare le criticità generate dall'attuale sistema. Da tempo sentivamo la necessità di una novità forte e innovativa". Le quattro aree per l'assegnazione del punteggio avranno di conseguenza un peso diverso e un valore massimo indicato in termini percentuali rispetto al totale dei crediti: il settore "Economico - Finanziario, Societario e di Governance" peserà quindi per il 30% del totale dei crediti conseguiti; l' "Infrastrutturale" per il 20%; le due aree "Politiche del settore giovanile" e "Relazione con il territorio e aspetti sociali" incideranno ognuno per la quota del 25%.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/02/2017 13:44
Redazione