Mondiale automodellismo, bilancio esaltante. Agostinelli (Club 5 colli): "Puntiamo ad altri eventi"

È' stato un Mondiale automodellismo dal bilancio esaltante: tantissimi tifosi hanno partecipato alla kermesse di Gubbio, che per 10 giorni è diventata la capitale della velocità in miniatura. Gli automodelli (scala 1/10) sono sfrecciati lungo l'asfalto del piccolo ma pregevole mini autodromo "Mario Rosati" per 10 giorni, per una manifestazione che si è chiusa con circa 1000 presenze che si sono alternate sugli spalti e intorno al circuito nella giornata finale. La vittoria del tedesco Greiner (nella foto, accanto a Grazia Rosati, figlia di Mario al quale è intitolato l'autodromo eugubino) con il secondo posto di Mazzeo - appassionante il testa a testa conclusivo con gli inseguitori - ha suggellato una competizione che si è fatta apprezzare anche per l'ottima organizzazione, curata nei minimi dettagli dal Club automodelli stinco 5 Colli, artefice fondamentale dell'intera operazione. Una manifestazione che ha anche generato un flusso turistico significativo per oltre una settimana, dettaglio non indifferente di questi tempi e sottolineato a più riprese anche dal sindaco di Gubbio, Stirati in sede di bilancio. Raggiante a dir poco, il volto di Giuseppe Agostinelli (presidente Club 5 colli) al termine della manifestazione: "Dire che è riuscita bene e'dire poco. È' stato un gioco di squadra e io sono solo un rappresentante dei tanti volontari che hanno reso possibile questo spettacolo e la sua piena riuscita, però voglio dire che da parte di tutti, dai vertici della Federazione internazionale fino ai piloti, il consenso è stato unanime: è stato il migliore Mondiale di sempre". Parole confermate ai microfoni di TRG dallo stesso campione del mondo, Greiner e dal vice Mazzeo. E allora Agostinelli si sbilancia guardando al futuro: "Puntiamo ad altri eventi, c'e la possibilità di portare altre manifestazioni internazionali di alte categorie e credo che ora il nostro curriculum possa brillare maggiormente dopo questo evento". Nel commento finale Agostinelli non dimentica una figura come Mario Rosati, cui è intitolato l'impianto è che fu negli anni 50-60 intraprendente fautore di tante iniziative per promuovere Gubbio nel mondo: "Seguiamo il suo esempio e nel nostro piccolo diamo un contributo a renderci tutti orgogliosi di far parte di questa comunità".