Erano scesi in piazza quest'anno ad Assisi, in pieno lockdown al grido dell'hashtag “noidimenticati”. Erano i commercianti umbri della filiera del turismo gravemente colpiti dalla crisi del settore. Non sono albergatori o ristoratori, quanto meno non principalmente, ma tutti quei negozi di souvenir, artigianato, abbigliamento, prodotti tipici locali, servizi di trasporto ed accompagnamento che vivono quasi esclusivamente di turisti. In realtà come Gubbio sono almeno una cinquantina che gravitano nell'area di via Piccardi, Via dei Consoli, Piazza Grande e via XX settembre. Luoghi che vendono un prodotto non rivolto ai residenti ma a chi viaggia e che per questo, in assenza di turismo o poco flusso, entrano in difficoltà. Di loro pochi parlano, né riescono ad entrare nei tavoli istituzionali di contrattazione, dove invece siedono più agevolmente altre categorie turistiche. Per questo, in seno a Confcommercio Umbria, hanno deciso di dare origine a FAST, la Federazione attività settore turismo guidata dal presidente assisano Stefano Leoni e dai vice presidenti Riccardo Poggiani di Castiglione del Lago e l' eugubino Andrea Baffoni.
Proprio con Baffoni abbiamo parlato della nuova associazione, che ha subito avuto un incontro con l'assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, e della situazione del comparto turistico del territorio. Stasera servizio nel Tg Sera (19.30, 20.20).