Definisce difesa corporativa di posizioni che appartengono al passato l’origine delle polemiche sui presunti ridimensionamenti di alcuni servizi presso l’ospedale di Gubbio. Sulla questione aveva evitato fino ad ora di prendere posizione ufficiale il direttore generale della Asl 1, Vincenzo Panella. “Io mi aspetterei da tutti – spiega –, operatori e corporazioni incluse, che diano il loro effettivo e concreto contributo, lasciando da parte polemiche di troppo. Mettendo un po’ più in discussione il modo di lavorare e di essersi organizzati fino a questo momento”. Anzi, rincara la dose, “chi non mette in discussione mai nulla non si sta occupando del futuro”. Secondo Panella infatti “le preoccupazioni trovano spesso albergo nella necessità di qualche operatore di mantenere abitudini consolidate e qualche volta nicchie di privilegio”.
Schermaglie che danno la misura dell’eccezionalità di questo 2005 per la Asl 1, alle prese con riduzione di fondi, necessità di tagli alle spese e obbligo di mantenere fede agli investimenti, ospedale unico di Branca su tutti. E quando si parla di sanità la preoccupazione va alla qualità dei servizi offerti. “La situazione del 2005 non è semplice: occorre far fronte alla crescita della spesa e all’impatto economico dei nuovi contratti della sanità. La nostra scommessa è mantenere il livello dei servizi, cercando di applicare i nuovi contratti e facendo il minor disavanzo”. Questo su scala generale. “Tutto ciò si inserisce in un momento particolare per Gubbio: è l’anno precedente il trapasso nel nuovo ospedale di Branca. Con la necessità di nuovi investimenti e quindi di reperire risorse”. Con il Comune – spiega il direttore generale – c’è un ragionamento aperto sull’utilizzo del patrimonio, mentre con la Regione ci sono alcune indicazioni su come mettere in atto il percorso finanziario che porti rapidamente verso Branca. E sull’ultimazione dei lavori del nuovo nosocomio anche Panella indica come data la fine del 2006 e l’inizio del 2007.