Si ritroveranno a Fabriano, venerdì 24 febbraio alle ore 17 presso la Sala Ubaldi in via dei Cappuccini, i militanti e simpatizzanti del Partito Comunista italiano di Gubbio che stamani hanno presentato, presso la Casa della sinistra eugubina, l'iniziativa : “ Dai trattati dell'Unione Europea alla crisi dei distretti industriali umbro marchigiani: un percorso anti sociale”. Presente il segretario provinciale del Pci umbro Fabio Sebastiani e il segretario regionale del Pci Marche Fabio Pasquinelli. L'incontro servirà a ripercorrere le tappe di quella che è stata definita “la devastazione industriale” del territorio appenninico, legata alla crisi Merloni e non solo, per poi portare la questione il 25 febbraio all'attenzione nazionale nel vertice del Pci atteso a Roma. Nell'occasione di questa mattina, il partito comunista di Gubbio ha affrontato anche altre due questioni. La prima, illustrata da William Scesi, riguarda i 30 ragazzi dell'Alto Chiascio afferenti al Sal, il servizio di accompagnamento al lavoro. Dal 2016 il contributo mensile che percepiscono per il lavoro svolto in varie realtà pubbliche e private è stato decurtato di 50 euro sui 200 che percepivano. Si attendono i 56 mila euro di fondi regionali che il Comune ha promesso di ripartire tra i 30 lavoratori del Sal per sanare il gap: “ Ma – ha detto Scesi – ancora di quei soldi non si vede ombra, malgrado da febbraio i ragazzi siano tornati al lavoro”. Altra questione affrontata è stato lo studio - inchiesta promosso dal Pci sui centri commerciali a Gubbio. Ad illustrare le prime risultanze, a cui seguirà un convegno apposito, Luca Baldelli; è emersa la scarsa qualità del lavoro offerto, ovvero lavoro precario con contratti per lo più di tre mesi rinnovabili, a fronte di negozi che nel frattepo chiudono. Sotto accusa, anche da parte di alcuni degli stessi lavoratori, il regime orario con obbligo di apertura nel festivo a scapito delle proprie famiglie. Il tutto in un panorama di sovradimensionamento dei centri rispetto alla reale utenza eugubina, con problemi di carattere urbanistico che, seocndo il pci, sono stati sottovalutati dall'attuale amministrazione comunale.