La notizia è di pochi minuti fa. Gianluca Comotto dice addio al calcio giocato, lo fa con cinque mesi di anticipo rispetto alla durata del contratto che scadeva il 30 giugno 2016, l'ultimo della sua lunga carriera calcistica prima di tuffarsi in una nuova avventura magari dietro la scrivania. E' questo che veva pensato il capitano biancorosso ad inizio stagione, consapevole del fatto che quest'anno sarebbe stato molto difficile trovare continuità di gare giocate nonostante Bisoli lo stimi e lo aveva già avuto a Cesena. Per lui il tecnico aveva già in mebte il ruolo da chioccia per un intero reparto che pwer larghi tratti del campionato è stata la difesa meno battuta non solo d'Italia, ma di tutta l'Europa. Poi il mercato di gennaio, i colpi in entrata del diesse Goretti e alle 23 di lunedì scorso, ultimo giorno di trattative, il “giallo” della lista degli Over: un giocatore di troppo, dopo l'arrivo di Molina altro classe '93 e la conseguente necessità di dover operare il taglio di un giocatore per regolamento. Le ozpioni erano due: Comotto o Taddei, qualora per il brasiliano si fosse fatta avanti l'ipotesi ritorno in Brasile o esperienza negli Emirati Arabi. Alla fine però il comunicato stampa del Perugia con il quale si annunciava la decisione presa in comuna accordo tra società e calciatore di interrompere in anticipo il rapporto con una conseguenza stamopa che ne chiarirà nel dettaglio tutti i passaggi domani pomeriggio alle ore 17.45 a Pian di Massiano. Comotto finisce dunque così la propria carriera dopo aver vestito le casacche di Ivrea, città in cui è nato e in cui ha iniziato la carriera, Biellese in Serie D, Torino, Vicenza, Fiorentina, Reggina, Ascoli, Cesena e appunto Perugia, con la promozione dalla Lega Pro alla cadetteria, con un totale di 504 presenze e 17 gol messi a segno. Quale futuro ora? Domani il tutto sarà svelato in conferenza ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che il difensore piemontese resterà una figura importante all'interno dellasocietà di Pian di Massiano, una colonna portante che possa curare al meglio il rapporto società, allenatore, squadra, in una sorta di direttore tecnico, oppure altro incarico prevalentmente dirigenziale e lontano dal campo. Intanto la squadra lavora: a parte Mancini e Monaco, il primo per un affaticamento, il secondo invece potrebbe essere disponibile solo a marzo. Si è rivisto anche Guberti che ha partecipato alla partitella finale. Bisoli ha provato il 3-5-2, provando subito i cabina di regia Prcic, con Zebli e Della Rocca a completare la linea mediana, oggi amichevole con la Primavera di Recchi.
Perugia
03/02/2016 12:14
Redazione