Per eludere i controlli delle forze di polizia, avevano spostato l'attivita' di spaccio dalle zone piu' "tradizionali", come la stazione ferroviaria e piazza del Bacio, all'area di Case Bruciate, due maghrebini sottoposti a fermo, a Perugia, dopo le indagini della squadra mobile della questura, che erano state avviate nel maggio scorso. I provvedimenti emessi dall'autorita' giudiziaria sono stati eseguiti nei rispettivi domicili, uno a Fontivegge e l'altro a Olmo. In particolare, l'indagato domiciliato a Olmo era ospite del fratello, presso la cui abitazione aveva da poco ottenuto la misura cautelare dell'obbligo di dimora, dopo essere stato scarcerato. Secondo quanto riferito dalla questura, lo spaccio, di eroina e cocaina, avveniva in quasi tutti i casi alla stazione Case Bruciate del minimetro' o in via Maturanzio. La droga, suddivisa in piccoli involucri, veniva invece tenuta in nascondigli di fortuna. Le indagini hanno consentito di accertare che i due maghrebini gestivano un importante giro di affari, con una novantina di cessioni avvenute negli ultimi mesi.