Primarie per i parlamentari PD: "Manifesto pronto" dice Guasticchi

Il “manifesto” delle primarie per i parlamentari e’ pronto: via libera alla raccolta firme in tutte le piazze dell’Umbria. Oltre 250 persone, tesserati e simpatizzanti del partito democratico di numerosi comitati “Renzi” della regione riunite a Perugia l’hanno condiviso e approvato ed ora verrà inviato ai vertici nazionali e regionali del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Lamberto Bottini e Pierluigi Castellani. “Un manifesto per ridare ai cittadini la possibilità e il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento”. “Primarie non solo sulle persone ma sui contenuti e programmi concreti per un Pd plurale e riformista”. E’ quanto dichiarato dal Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, Pd, a margine della partecipata iniziativa che ha ufficializzato il manifesto delle primarie per i parlamentari. “L’allarme per l’antipolitica dilagante, il recupero dei principi di democrazia e partecipazione, la necessità di cambiare marcia ad un paese stanco e provato dalle emergenze attuali, prima tra tutte quella di garantire una reale rappresentatività delle cariche istituzionali a tutti i livelli – precisa Marco Vinicio Guasticchi - ci impongono di svolgere un ruolo propositivi e attivo nella definizione di percorsi idonei a fornire le risposte attese. La recente esperienza delle primarie di coalizione della scelta del candidato premier, che ha avuto, tra gli altri, l’indiscutibile merito di rimettere in moto la politica partecipativa e di restituire al cittadino un ruolo protagonista nel percorso di maturazione delle scelte più importanti per il paese, non può essere dispersa e deve costituire per il partito democratico in primis, finalmente, un metodo consolidato e perpetuabile in ogni livello istituzionale.” “Non può inoltre sottacersi che l’attuale legge elettorale prevede meccanismi che di fatto allontanano irrimediabilmente le scelte dalla base, in quanto la stessa prevede che i candidati siano nominati dai segretari dei Partiti e non dai cittadini – conclude Guasticchi - l’unico modo, pertanto, di far contare gli elettori nella individuazione dei propri rappresentanti è quello di svolgere consultazioni primarie”.