E' un filo diretto quello che lega in questo 20 agosto le vicende parlamentari, con il Governo Conte al capolinea, insieme all'alleanza 5stelle-Lega, e le prospettive politiche regionali dell'Umbria, in particolare in seno al centrodestra.
Ieri doveva essere anche il giorno del colloquio tra Donatella Tesei, l'ex sindaco di Montefalco, indicata fin da aprile dallo stesso Salvini a potenziale candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, e il leader del carroccio. L'incontro non c'è stato, visto anche quanto avvenuto poi in aula al Senato, ma di fatto pare che la senatrice nativa di Foligno abbia sciolto la riserva. Forte di un accordo stretto con Fratelli d'Italia per il quale la vice presidenza sarebbe appannaggio di Marco Squarta, attuale consigliere regionale del partito della Meloni. Chi brontola su questo fronte è Forza Italia che negli ultimi giorni, per bocca del suo coordinatore regionale Catiuscia Polidori, ha fatto sapere di non gradire il ruolo subalterno che per altro le stesse urne amministrative hanno assegnato al partito del Cavaliere. In secondo luogo di temere uno spostamento eccessivo a destra dell'alleanza. E di non voler allargare la coalizione di centrodestra anche ai dissidenti ex forzisti confluiti nel movimento di Giovanni Toti, "Cambiamo", che vede in Umbria come esponenti di rilievo gli ex consiglieri regionali Aldo Tracchegiani e Pietro Laffranco.
Si fanno anche i primi nomi dei possibili candidati delle liste, tra i quali figurano anche alcuni sindaci e vice sindaci di spicco: dal tuderte Ruggiano – fresco presidente dell'AURI – alla vice sindaco di Umbertide Annalisa Mierla, fino alla candidata alle europee per Fratelli d'Italia, Michela Sciurpa.
Il tutto mentre nel centrosinistra continuano i colloqui e le consultazioni per verificare la fattibilità di un'intesa con le liste civiche, di cui sono principali rappresentanti i due sindaci di Gubbio e Assisi, Stirati e Proietti.
Perugia
21/08/2019 08:05
Redazione