Inizia bene l’anno 2017 per la Sia Coperture San Giustino, che nella undicesima giornata del campionato di Serie B1 espugna Reggio Emilia con il risultato di 3-1 e conquista la prima preziosa vittoria esterna stagionale, ponendo fine a un digiuno di affermazioni lontano dalle mura amiche che durava dallo scorso 23 aprile, dopo il 3-0 di Pagliare del Tronto. In un’altra gara di quelle da sfruttare al meglio contro la Gramsci Pool Volley, “cenerentola” del girone C, le biancazzurre hanno realizzato un bottino pieno divenuto peraltro necessario alla luce dei risultati maturati nel pomeriggio del sabato, che hanno riservato sorprese a volte tipiche della ripresa all’indomani della sosta per le festività. Un rodaggio anche in questo caso non facile per la Sia Coperture, con il primo set perso in dirittura di arrivo e il secondo incamerato ai vantaggi, poi dal terzo le ragazze di coach Camiolo hanno preso il comando delle operazioni fino a dominare largamente il quarto al cospetto di un’avversaria dimostratasi meno debole di quanto esprimono i numeri della classifica. Se dunque sul piano del gioco la Sia Coperture può non aver brillato, rimane pur sempre il dato oggettivo dei tre punti presi, che alla fine è quello che conta. Pietro Camiolo, allenatore della Sia Coperture, manifesta la propria soddisfazione in maniera molto composta: “Non abbiamo disputato una grande prestazione – commenta - però ci prendiamo più che volentieri i tre punti. Non voglio dire che il primo set lo abbiamo regalato, ma di fatto è andata così, per cui la chiave del match è stata la vittoria in quello successivo, dal momento che poi abbiamo assunto il controllo della situazione. Attenzione poi a Reggio Emilia: mi sono piaciute la palleggiatrice, il libero (molto brava), la centrale Fava e la schiacciatrice Gozzi: a noi è mancata inizialmente l’accortezza di giocare sui loro punti deboli e sulle scelte di muro-difesa”. Una vittoria con luci e ombre, quindi? “Diciamo che alcune cose non mi sono piaciute; o meglio, in alcuni frangenti non siamo stati ordinati in base alle direttive che avevo impartito. Non dimentichiamolo: sono oramai anni che alleno in B1, ma mai ho notato un girone così livellato verso l’alto come quello in cui militiamo attualmente”.