Si discute sulla riapertura delle scuole, in particolare delle elementari, necessità rimarcata nella giornata di ieri dal presidente dell'Assemblea Legislativa Marco Squarta. Nell'attesa, i sindaci Anci in una videoconferenza con i vertici della giunta regionale hanno stilato oggi la lista dei criteri in base ai quali si potranno o meno riaprire i plessi. Tre i passaggi: il primo è il parere del Comitato Tecnico scientifico che resta prioritario e vincolante. In secondo luogo viene l’analisi dei livelli di incidenza dei contagi unitamente alla propensione per distretto, stabilita prendendo come punto di riferimento il livello sopra e sotto i 10 mila abitanti. Ciò significa che in un medesimo distretto, come l'Alto Chiascio, l'Alto Tevere, o l'Assisano e gli altri individuati, le chiusure e le aperture delle scuole dipenderanno dall'incidenza dei casi Covid che si registrano sulla base di riferimento di 10mila abitanti (mentre come è noto, a livello regionale l'incidenza è sulla base di 100mila). Ultimo criterio è poi la valutazione finale delle proposte sulla base dei dati. A concordare l'iter e ad essere presenti alla videoconferenza l’assessore Paola Agabiti e il commissario straordinario per l’emergenza, Massimo D’Angelo. Quest'ultimo ha ricordato che le scelte adottate con l’ultima delibera sono state frutto dell’andamento epidemiologico determinato dalle varianti, inglese e brasiliana. "Abbiamo agito nel principio di massima precauzione, avendo analizzato e mappato le aree in cui le varianti erano più presenti. Preciso anche che la scuola non è in discussione quale luogo non sicuro, ma lo sono il pre e post scuola che confluiscono poi, inevitabilmente, al suo interno. Lavoreremo secondo schede e modelli specifici e per distretti, per poi scendere nell’analisi nei singoli Comuni”. L’assessore Agabiti ha evidenziato come “nell’ultima ordinanza assunta, era già prevista la possibilità di rivedere settimanalmente l’andamento e quindi di poter modulare le scelte”. I sindaci, nella sostanza e maggioranza degli interventi, hanno accolto questo metodo di lavoro e la scelta di operare per distretti, oltre che di procedere in modo condiviso e partecipato. Quanto alla possibile riapertura di lunedì si attendono ancora comunicazioni ufficiali nelle prossime ore.