Simula un matrimonio per restare in Italia: espulso un 27enne albanese recidivo

Due volte espulso dall'Italia perche' clandestino e due volte rientrato ed arrestato per spaccio, un albanese di 27 anni ha anche simulato un matrimonio con un romena che risulta pero' irreperibile, prima di essere espulso e rimpatriato dagli agenti dell'ufficio immigrazione della questura di Perugia. Il giovane era stato piu' volte segnalato per la sua "pericolosita' sociale", dai carabinieri di Todi e di Perugia. Questa ennesima espulsione, con immediato accompagnamento alla frontiera, da' attuazione alle direttive del questore Carmelo Gugliotta finalizzate ad allontanare dal territorio coloro che abitualmente compiono reati. Il ventisettenne era gia' stato espulso nel 2009 da Todi perché' era arrivato in Italia senza autorizzazione. Dopo il suo primo rimpatrio era rientrato in Italia attraverso la Romania, con un visto di quelle autorita'. Successivamente era stato arrestato dai carabinieri di Todi per spaccio di cocaina. Riaccompagnato in Albania era rientrato utilizzando generalita' differenti ottenute dalle autorita' albanesi; riconosciute le sue esatte generalita' era stato riarrestato per ingresso clandestino e riespulso. Lo scorso maggio era stato arrestato per spaccio di stupefacenti a San Sisto, dai carabinieri. Successivamente era stato ammesso al regime degli arresti domiciliari a Todi. In settimana, al termine del periodo detentivo, i carabinieri di Todi lo hanno prelevato dalla sua abitazione e condotto in questura ove gli e' stato notificato un provvedimento di espulsione per pericolosita' sociale. Davanti al giudice di pace - ha riferito la questura - si e' strenuamente opposto al suo ritorno in Albania esibendo il certificato di nozze con una romena. Gli agenti dell'ufficio immigrazione avevano pero' gia' accertato che la donna risulta priva di residenza in Italia ed irreperibile agli indirizzi dove in passato aveva risieduto; accertando anche che i due non avevano avuto una convivenza effettiva. Pertanto il provvedimento e' stato convalidato e l'albanese e' stato immediatamente scortato da tre poliziotti all'aeroporto di Fiumicino e rimpatriato.