Il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella quale chiede che la ricostruzione sia centrale nel programma del prossimo Governo. La sequenza sismica degli ultimi giorni "ha riproposto con forza - scrive -l' esigenza di una rapida ed efficace azione per velocizzare il complicato processo di ricostruzione del Centro Italia, che stenta a decollare pur essendo stata superata, nella mia regione, la fase emergenziale (al netto degli ultimi accadimenti) e pur essendo partita una ricostruzione che rischia però di essere troppo lunga e farraginosa". "Intendo sottoporre alla Sua attenzione la necessità non più rinviabile - afferma, fra l' altro - di una revisione delle procedure amministrative messe in campo, tutte basate su regole ordinarie che certamente non si adattano alla straordinarietà dell' opera di ricostruzione ed all' esigenza di tempi rapidi". Un cambio di passo che, secondo Paparelli, restituirebbe anche fiducia alla popolazione. Il presidente ribadisce le proposte che le 4 Regioni interessate e i Comuni hanno più volte avanzato. Fra queste, "la possibilità di ulteriori 400 assunzioni negli uffici ricostruzione per corrispondere alle esigenze reali" e "quella di utilizzare la rete dei professionisti esterni sia per quanto riguarda le istruttorie che i controlli nelle varie fasi del processo amministrativo". "Inoltre, il ripetersi nel tempo di sequenze sismiche -aggiunge-ripropone con forza l' esigenza di strumenti idonei di sostegno e aiuto all' economia dei territori, volta ad incentivare la permanenza e magari attrarre nuove imprese. In questa direzione sarebbero utili strumenti come la cassa integrazione in deroga' automatica' ". Al di là delle singole proposte, "che potranno essere discusse ancora e approfondite in appositi tavoli di lavoro, ravvisiamo la necessità di giungere rapidamente -conclude - alla definizione di un apposito nuovo decreto legge (che corregga anche i punti critici del Dl "Sblocca cantieri") auspicando anche una maggiore e diversa collaborazione con il Commissario straordinario".