Sventato raggiro da 30 mila euro ad anziano

La polizia ha sventato a Perugia quello che viene ritenuto un raggiro da 30 mila euro ai danni di un anziano in precarie condizioni di salute che una romena aveva convinto a firmare un assegno di tale importo che pero' non e' riuscita a incassare. La donna, gia' ai domiciliari, e' stata indagata, in concorso con il marito, per circonvenzione di incapace. L'uomo e' stato poi arrestato per un provvedimento restrittivo del tribunale di Terni. Quella che e' stata un'indagine lampo condotta dalle volanti e' partita dopo che la straniera aveva tentato vanamente di cambiare in banca l'assegno. Il direttore dell'istituto si era infatti insospettito per il suo atteggiamento e per l'abbigliamento ritenuto troppo succinto, per essere, come sosteneva, una badante che - riferisce la Questura - doveva incassare la somma per il suo lavoro. Il funzionario ha quindi avvisato i figli dell'uomo e questi hanno negato che il genitore avesse una badante, iniziando a sospettare che invece fosse stato vittima di un raggiro. Hanno quindi accompagnato in questura l'anziano che e' apparso un po' confuso al personale delle volanti, non sapendo capacitarsi come mai l'assegno fosse di 30 mila euro, visto che era convinto di aver firmato per 30. Gli investigatori sono risaliti alla romena, accertando che questa trascorreva le due ore in cui poteva allontanarsi dagli arresti domiciliari in un bar vicino casa e in questo modo aveva avvicinato l'anziano. Riuscendo a fargli firmare l'assegno, perche', come raccontato ai poliziotti, l'uomo "l'aveva trovata simpatica". Accompagnata dal marito, si era recata poi recata in banca e aveva tentato di incassarlo. La polizia ha anche recuperato il titolo ed elementi ritenuti probatori del raggiro posto in danno dell'ottantenne.