Un progetto interregionale, tra Toscana, Umbria e Marche denominato Il viaggio di Pio II, che avrà epilogo tra primavera e estate 2020, per unire i territori che ricordano la figura di papa Pio II Piccolomini, al secolo Enea Silvio Piccolomini, umanista, letterato e grande mecenate, immortalato in un celebre dipinto del Pinturicchio. L'idea si è rafforzata durante il convegno tenuto nei giorni scorsi a Sigillo: l'amministrazione comunale, presente la vice sindaco Annalisa Paffi, ha incontrato studiosi e amministratori provenienti anche da Pienza e Matelica.
Centrale è stato il ricordo del viaggio affrontato dal papa nel 1464, da Roma ad Ancona, alla volta dei Balcani pensando di liberare la Repubblica di Ragusa, e da lì verso Costantinopoli.
Il pontefice intraprese, secondo documenti, lettere e diari, studiati e spulciati per questo evento, il viaggio verso fine vita. Risalì, da Roma, attraversando borghi e cittadine dell'Appennino, fino a Sigillo. Secondo le ricerche, però, quel primo nucleo di Europa, che lui sognò unita a livello amministrativo e culturale, non era ancora pronto e Piccolomini morì rovinosamente.
Il collegamento con Pienza è naturale, essendo patria natale del papa illuminato: il vicesindaco Giampietro Colombini ha ricostruito la vicenda, dall'ideazione del viaggio, fino alla disdetta e alla morte.
Per Matelica è intervenuto lo studioso Matteo Parrini, che ha enucleato le tappe del percorso di studi e al progetto interregionale, auspicando che possa trattarsi di un trampolino di lancio in termini di promozione del territorio e del patrimonio archivistico dei borghi medievali.
Tra gli obiettivi, nei prossimi mesi, c'è quello di coinvolgere il Comune di Fabriano, dove avvenne l’incontro tra il papa e Federico da Montefeltro, duca di Urbino e gonfaloniere della Chiesa.
Gubbio/Gualdo Tadino
29/11/2019 12:58
Redazione