Vicenda Logge, Stirati: "E' un caso di discrasia istituzionale. Scrivero' al ministro Franceschini"

Il progetto di rifunzionalizzazione delle Logge dei Tiratoi di Gubbio diventa un nodo istituzionale. O meglio, apre una questione tra Quirinale e Ministero dei Beni culturali, dopo che il consigliere per la conservazione del patrimonio artistico alla Presidenza della Repubblica, Louis Godart ha scritto nei giorni scorsi una nota al comitato cittadino che si oppone al progetto secondo cui “vetrificare questo monumento significa deturparlo”. Con questa missiva, stampata anche su una decina di manifesti in città, il 2016 si è aperto a Gubbio acuendo i toni e le posizioni di chi da un lato è favorevole al progetto della Fondazione Carisp Perugia – proprietaria dell'immobile – ad esempio il Tavolo delle forze sociali cittadine, e i contrari dall'altra, riuniti nel Comitato dei beni culturali con un vero tam tam via web. In mezzo l'amministrazione comunale chiamata a doversi districare tra le polemiche di piazza e gli atti formali finora univoci nel dare via libera all'intervento, con un finanziamento già approvato di 3 milioni e i vari passaggi burocratico-amministrativi espletati. Così è il sindaco Stirati a confermare ai microfoni di Trg che all'indomani della presa di posizione del collaboratore del Capo dello Stato - sollecitato dal comitato - scriverà direttamente al ministro dei Beni Culturali, Franceschini perche' dice Stirati, “la discrasia è tutta interna agli organi di Stato”. "Le procedure e i passaggi autorizzativi per l'inizio dell'intervento sono definiti ormai quasi da un anno. Come istituzione non posso che ribadire che il progetto ha una valenza importante per la città in quanto permette di rifunzionalizzare un monumento come le Logge dei Tiratoi che allo stato attuale sono un "non luogo". Tutte le amministrazioni chiamate a produrre il proprio parere hanno espresso assenso al progetto, compreso il nuovo Soprintendente che dopo una richiesta di approfondimento, ha individuato alcune prescrizioni cui dovranno attenersi i vari passaggi dell'intervento" Così Stirati ha commentato anche un ampio servizio uscito sul quotidiano "Repubblica", a firma dello studioso Tomaso Montanari - che ha sposato fin dalla prim'ora la battaglia del Comitato cittadino contrario alla vetrificazione: "Tutte le opinioni sono rispettabili, ma non è accettabile il clima di veleni che si è generato in città - ha dichiarato il Sindaco - come se coloro che vedono positivamente questo progetto siano da classificare in modo pregiudizialmente negativo". Stirati ha anche precisato la sua posizione sul piano politico, replicando a chi sostiene una sua opposizione al progetto nel periodo di campagna elettorale 2014: “Non abbiamo recepito supinamente e acriticamente il piano – aggiunge Stirati - è una mistificazione affermare che in campagna elettorale avevamo detto “no” al progetto. Avevamo detto che avremmo voluto capire il da farsi anche con la città ed abbiamo ben accolto le prescrizioni della Soprintendenza su arretramento dei vetri, tamponature e materiali da utilizzare”. Pin fine l'auspicio per il futuro: "Credo che questa comunità debba ritrovare serenità di giudizio nei confronti di progetti che possono anche dividere sul piano delle opinioni ma non possono costringerci a restare fermi sul terreno delle polemiche, Gubbio ha bisogno di guardare avanti".