Portare "la voce e la rabbia" del mondo del lavoro, delle pensionate e dei pensionati, dei precari, della "parte più fragile della società, dentro i palazzi della politica, laddove si prendono le decisioni sul futuro dell'' Umbria" è l'' obiettivo di "Adesso ascoltateci", la manifestazione che martedì 23 marzo, in coincidenza con la convocazione del Consiglio regionale, si svolgerà in piazza Italia a Perugia e in altre piazze dell'' Umbria, collegate tra loro virtualmente. "Abbiamo scelto di tornare in piazza, nel pieno rispetto delle disposizioni anti-Covid, ma con grande determinazione, perché c'è bisogno che la politica regionale prenda coscienza della gravità della situazione che la nostra regione sta vivendo" affermano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell'' Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini. "Dopo essere stati per due mesi l'' epicentro del contagio - aggiungono - e avendo ancora tassi di occupazione delle terapie intensive 20 punti sopra la media nazionale, la campagna vaccinale è partita male: "Paghiamo le mancate assunzioni, la disorganizzazione della rete ospedaliera, le tante scelte prese senza ascoltare le lavoratrici e i lavoratori donne e uomini che stanno tenendo in piedi il nostro sistema sanitario, nonostante una politica sorda alle loro richieste".