E’ iniziata con un applauso della piazza, all'uscita dalla vettura ministeriale, la giornata di Aurelie Filippetti, ministro della cultura e della comunicazione del governo francese, nella sua Gualdo Tadino. L’arrivo con la scorta come da protocollo ma un sorriso sincero e familiare proprio di quelli che ispira il ritorno a casa. Ed è un ritorno alle origini sentito e commosso quello di Aurelie Filippetti, nipote di Tommaso, che lasciò la cittadina umbra all’inizio del 900 per lavorare nella zona di Villerupt in Lorena, e figlia di , poi divenuto sindaco di Audun Le Tiche. Aurelie, 38 anni, eletta al Parlamento francese, è dallo scorso anno il più giovane ministro del governo Hollande. Una presenza sintomatica di come, attraverso le generazioni, le radici italiane si siano fuse positivamente con quelle francesi. Senza però dimenticare le origini, un concetto oggi ricorrente nel corso dell’intera cerimonia.
Accolta dal sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni, di fronte alla residenza municipale, insieme alla presidente della Regione, Catiuscia Marini e al prefetto Vincenzo Cardellicchio, il ministro Filippetti ha presieduto alla deposizione della corona al monumento dei Caduti in piazza Martiri della Libertà, alla presenza di autorità civili, militari e religiose. La cerimonia è poi proseguita nella chiesa monumentale di San Francesco, dove si è svolta la consegna delle medaglie d’onore ai reduci di prigionia, eccezionalmente svoltasi al di fuori della Prefettura, deroga disposta appositamente per la presenza del ministro transalpino. Due dei riconoscimenti infatti sono stati assegnati al nonno del ministro, Tommaso Filippetti, che partecipo' alla Resistenza e venne catturato insieme a due suoi fratelli dalla Gestapo. Fini' in un campo di concentramento nazista, dove mori'. Tommaso Filippetti e due prozii del ministro (insieme ad altri sei cittadini gualdesi) sono stati insigniti della medaglia d'onore concessa dal presidente della Repubblica ai cittadini, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Grande commozione in particolare al momento della consegna dei riconoscimenti, nel corso della quale ha portato il suo saluto anche il 92enne Michele Montagano, presidente vicario dell’associazione nazionale reduci di prigionia.
Infine la consegna della cittadinanza onoraria ad Aurelie Filippetti, da parte del sindaco Morroni, dopo la quale lo stesso ministro, che si è detta commossa ed emozionata come poche altre volte, ha voluto salutare la sua comunità, ribadendo il significato di questo legame profondo, familiare e non solo, che conferma quanto sia grande il contributo che l’emigrazione ha dato e che può continuare a dare all’Europa. “Il Primo Ministro Hollande ha lodato l’Italia che ha donato alla Francia artisti, sportivi e ora anche politici” ha commentato sorridendo Aurelie Filippetti. “Da oggi sono cittadina gualdese a tutti gli effetti. Mi sento una di voi”. Applausi sinceri da tutti i presenti anche quando per un lapsus il ministro ha citato Gubbio al posto di Gualdo Tadino: Dovremo fare il gemellaggio tra le due città, ha commentato al volo.
Il suo soggiorno si è concluso con la visita al Museo regionale dell’Emigrazione, simbolo di una sensibilità forte del territorio per un pezzo di storia umbra costruita lontano dall’Umbria. Ma capace, proprio come Aurelie Filippetti, di mantenere saldi i suoi legami.
23/11/2012 18:54
Redazione