"Gubbio nell'Italia della Grande Guerra". E’ il titolo del libro di Maria Vittoria Ambrogi e Giambaldo Belardi presentato all’ex Refettorio del Convento di San Francesco. Un lavoro importante di ricostruzione storica, testimonianze, e inediti per uno spaccato che abbraccia il periodo del primo conflitto mondiale. Nutrita la platea di presenti per ascoltare alcune anticipazioni sul contenuto del volume, che propone nella prima parte gli aspetti politici, socio-culturali della città, con uomini, laici ed ecclesiastici, di grande caratura che ne sono protagonisti; si passa poi al periodo della guerra che ha coinvolto in maniera molto consistente i giovani eugubini, molti appartenenti alla fascia più debole della popolazione ma numerosi anche gli intellettuali, figure di cultura, di spessore che emergono da questo pregevole lavoro.
A parlarne con gli autori sono stati invitati Giuseppe Severini, presidente di Sezione del Consiglio di Stato - e autore di numerosi testi di legge legati alla tutela dei monumenti della Grande Guerra, su tutti la 78/01 e il Testo Unico sui Beni Culturali - e Paolo Belardi, docente di Ingegneria all'Università di Perugia e direttore, fino a pochi mesi fa, dell'Accademia Belle Arti, che ha coordinato il catalogo dei monumenti umbri dedicati alla Grande Guerra. Ad introdurre l'incontro è stato il sindaco Stirati che ha ricordato anche il suo personale legame con questo periodo storico (il nonno Luigi fu tra gli animatori del movimento cattolico eugubino).
Nell'ambito dell'illustrazione del testo - cui ha contribuito anche l'avv. Marco Marchetti mettendo a disposizione l'enorme materiale documentario e fotografico dell'archivio di famiglia - è stata ricordata anche la figura di Lamberto Marchetti, che negli anni della Guerra, fu responsabile della Commissione per la tutela dei prigionieri di guerra della Croce Rossa Internazionale: proprio per questo conobbe ed ebbe fitti rapporti con il poeta e scrittore Luigi Pirandello, il cui figlio Stefano era prigioniero degli austriaci. Un legame con Marchetti importante, tanto da far considerare l'ipotesi che proprio da questo Pirandello fu ispirato nel titolare uno dei suoi romanzi "Serafini Gubbio operatore".
Gubbio/Gualdo Tadino
31/03/2019 08:42
Redazione