"Pillole" promozionali di "Don Matteo": Montefalco protesta

Non solo Gubbio. A polemizzare oggi, seppure garbatamente, con la Regione sui fondi per la serie tv Don Matteo, e' anche il sindaco di Montefalco, Donatella Tesei. E l'oggetto della polemica sono le cosiddette "pillole", ovvero i brevi filmati che, in base all'intesa tra Regione, Rai e casa di produzione Lux Vide, vengono messi in onda alla fine del Tg1 e prima dell'inizio delle puntate della fiction per promuovere le citta' d'arte dell'Umbria ed i principali prodotti gastronomici. In una nota del Comune, il sindaco Tesei ribadisce il presupposto per cui "la promozione dell'enoturismo nel mondo passa per la citta' di Montefalco, un territorio che ha saputo coniugare Sagrantino, cultura e ambiente". La stessa Tesei fa notare pero' che, tra le "pillole" tv che dovrebbere promuovere, "anche con fondi destinati all'agricoltura", le citta' e i prodotti tipici umbri, "allo stato non sembra inserito Montefalco. Avrei invece ritenuto coerente - conclude il sindaco - che almeno una 'pillola' fosse dedicata proprio alla nostra citta' che produce arte, cultura e prodotti di eccellenza vitivinicola che promuovono l'Umbria in tutto il mondo". Secondo l'elenco fornito in una recente conferenza stampa dagli assessori regionali Fernanda Cecchini e Fabrizio Bracco, le "pillole" riguardano Spoleto, Orvieto, Citta' di Castello, la pista ciclabile Spoleto-Assisi, Todi, Terni, la pesca sul lago Trasimeno, la cascata delle Marmore, Gubbio, Perugia, Narni, Foligno e Norcia.