E’ un concorso gastronomico da record, la quarta edizione del “Premio tartufo di Gubbio”: giovani i cuochi in gara, padri e figli ai fornelli e, per la prima volta nella storia della manifestazione, una chef donna tra i contendenti. E’ in questa cornice che si tiene da oggi a Gubbio il match in cucina tra otto chef selezionati nei più apprezzati ristoranti eugubini, italiani e - dall’anno scorso - anche stranieri, per interpretare al meglio l’inebriante aroma del tartufo bianco di Gubbio. Tutto sotto l’egida di un presidente di giuria d’eccezione: Bruno Gambacorta di Eat Parade (Tg 2 Rai), giornalista eno-gastronomico, primo in Italia ad accendere le telecamere sui prodotti della terra e sulla loro trasposizione in cucina. “Sono molto interessato a vedere cosa si inventano i cuochi - afferma Gambacorta - e sono pronto a giudicare in maniera libera le loro proposte: l’importante è che si riesca a valorizzare il tartufo, assoluto protagonista del concorso”. Ricordando che nelle Langhe ad ogni euro investito, ne corrispondono altri 99 investiti sul territorio, Gambacorta è curioso di vedere cosa si fa a Gubbio. “Voglio vedere come territori ‘nuovi’ che hanno la fortuna di avere il tartufo bianco valorizzano questo prodotto. Sono qui per imparare qualcosa in più sul tartufo di Gubbio che non conosco ancora bene e sono pronto a entrare in partita». A cucinare il “diamante della tavola” sono quest’anno i cuochi Giacomo Ramacci del ristorante “Taverna del lupo”, Vito Favuzzi del ristorante “Il Bottaccione in gola”, Laura Tognellini del park hotel “Ai Cappuccini” e Paolo Pascolini del ristorante “La Cia”. Gli sfidanti, a colpi di affilate e profumate lamelle, sono Diego Colladon dell’hotel “Quirinale” di Roma, Daniele Canella dell’hotel “Le Fontanelle” di Castelnuovo Berardenga (Si), Maurizio Cecilioni della locanda “Strada della Marina” di Scapezzo di Senigallia (An) e Massimo Rossi del ristorante Belvedere di Monte San Savino, chiamato a sostituire lo chef francese Gomez malato. Componenti della giuria, coordinata dal giornalista Claudio Zeni, sono invece Poalo Capresi (Italia Uno), Tarsia Trevisan (Class Tv), Roberto Vitali (Italia a Tavola e L’eco di Bergamo), Vittorio Cota (Giornale radio Rai), Alberto Scheppati (direttore Artù), Salvatore Marchese (rivista Chef e guida ristoranti L’Espresso) e Francesco Cerea del ristorante da Vittorio di Brusaporto (BG), con tre Stelle Michelin. Nella prima giornata nel concorso, che si è tenuta al Park Hotel Ai Cappuccini e al ristorante Taverna del Lupo di Gubbio, si sono viste vere e proprie opere d’arte del gusto, plasmate dagli chef in concorso fin nel minimo dettaglio, dalla base alla “mise en plat”, sempre impeccabili. E non sono mancate prove di affiatamento, nella vita privata e al lavoro. “E’ un’esperienza divertente – ammette il cuoco 21enne Giacomo Ramacci, per la prima volta in gara, accompagnato da papà Claudio (ristorante Taverna del Lupo di Gubbio) – e con mio padre abbiamo deciso di mettere in campo tradizione e innovazione, curando l’estetica del piatto e giocando con trasparenze e materiali per la cottura molto innovativi”. E a prendere i giurati per la gola ci sono anche i marchigiani Maurizio e Diego Cecilioni, rispettivamente padre e figlio, di Senigallia. “Lasciamo da parte il mare per un paio di giorni e sposiamo i sapori e i profumi dell’Appennino per questa gara dal gusto particolare - dice papà Maurizio, da 35 anni ai fornelli -: torno a partecipare a un concorso gastronomico dopo tanti anni e lo faccio con mio figlio”. A suo agio e pronta a guadagnarsi l’ambito “Premio tartufo di Gubbio” anche la perugina Laura Tognellini, 27 anni, chef del Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio. “E’ la mia prima partecipazione ad un concorso gastronomico e sono anche l’unica donna – spiega Laura Tognellini -, ma fortunatamente sono tranquilla perché uso spesso il tartufo e lo conosco bene. Lo propongo in piatti molto semplici, della cucina tradizionale umbra, che siano capaci di esaltare l’eccezionale aroma di questo prodotto”. Da quest’edizione il Concorso enogastronomico nazionale Premio “Tartufo di Gubbio”, organizzato dal Comune di Gubbio e da E20 Comunicazione, in collaborazione con Comunità montana Alta Umbria e associazione “Gubbio fa Centro, si arricchisce di un appuntamento. Nel corso della premiazione finale, in calendario il 13 novembre, alle 19, al park hotel “Ai Cappuccini”, verrà assegnato il riconoscimento “Eccellenze umbre nel mondo - Premio tartufo di Gubbio” a Marco Caprai per aver onorato e promosso, con la propria impresa, l’Umbria nel mondo.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/11/2012 18:12
Redazione