"Sono finito" diceva 3 mesi fa l'imprenditore che ieri ha ucciso al Broletto

Andrea Zampi, l'imprenditore 43enne che stamane ha compiuto la strage agli uffici della Regione Umbria del Broletto, uccidendo con una pistola due impiegate e subito dopo togliendosi la vita, era stato intervistato a dicembre dagli studenti della scuola di giornalismo Rai di Perugia nell'ambito di un'inchiesta su corsi di formazione e finanziamenti. Già allora Zampi manifestava il suo disappunto per una burocrazia, spiegava, che per alcune contestazioni i fondi sul cui stanziamento aveva fatto conto, fossero stati sospesi. "Mi mancavano tre cartellini, libretto di fumo, macchine in movimento, una cavolata: mi hanno tolto un accreditamento e di conseguenza i 160 mila euro di finanziamento approvato". "E' stata una bella botta per noi", si sente aggiungere da un'altra voce (non dell'intervistatore). "No, io sono finito", ha concluso lo stesso Zampi. L'intervista è stata realizzata dagli studenti del corso di giornalismo della scuola Rai di Ponte Felcino, Manlio Grossi e Carlotta Balena, nell'ambito di un'inchiesta sul settore moda pubblicata nel quindicinale Quattrocolonne della Scuola di giornalismo radiotelevisivo (Sgrtv). Nella sezione "SPECIALI" di questo sito (e in link in coda a questa news) un frammento tratto dall'intervista a Zampi, realizzata tre mesi fa, che oggi appare a dir poco inquietante. Va ricordato che in una nota diffusa nel pomeriggio dalla Presidente della Regione, Marini - e ribadita dalla stessa Governatrice ai microfoni di TRG (in onda stasera alle ore 21 in "Trg Plus") si smentisce l'esistenza di atti relativi a possibili finanziamenti nei confronti dell'imprenditore perugino e della sua agenzia. Clicca qui per sentire l'intervista ad Andrea Zampi