Si è svolta lunedì 6 maggio la 14° “Giornata ecologica” organizzata dal circolo Acli Ora et Labora in collaborazione con il comune di Fossato di Vico, l’Istituto comprensivo di Sigillo e la ditta Ge.S.Eco. Sono stati coinvolti gli alunni di tutte le classi della Secondaria di primo grado e della 4° della scuola Primaria dell’Istituto P. Vannucci di Fossato che, seguendo un percorso che ha attraversato alcune vie della zona fra Borgo e Stazione, hanno raccolto oltre un quintale di rifiuti abbandonati. Un dato che dimostra ancora delle criticità ma che, come sottolineato nell’incontro di fine mattinata dal prof. Sante Pirrami, è decisamente in miglioramento. Nelle scorse edizioni era infatti di oltre il doppio il peso del raccolto. I materiali più abbandonati sono soprattutto contenitori di plastica, pacchetti di sigarette, bottiglie in vetro e carte di manifesti. Prima di dare la parola all’esperto di tematiche ambientali Walter Rondolini delle Acli di Perugia, Pirrami ha voluto ringraziare i ragazzi che hanno dimostrato impegno e senso civico, il corpo docente intervenuto, la dirigente scolastica Rosa Goracci che ha inviato i saluti a nome di tutto l’istituto comprensivo, i vigili urbani del comprensorio che hanno garantito la sicurezza durante tutto il percorso e la ditta Ge.S.Eco. da sempre in prima linea nel sostenere l’iniziativa. Rondolini ha ricordato come questi eventi, ormai ben consolidati, sono decisivi per seminare sensibilità civica ed ambientale nei ragazzi. In questo modo si passa seriamente dalle parole ai fatti. Il fatto che, anno dopo anno la quantità di rifiuti recuperati durante la raccolta stia lentamente calando, è un buon segnale e testimonia che il messaggio che le Acli vogliono veicolare ha fatto breccia e, generazione dopo generazione, la tematica ambientale è sempre più presente nel dibattito pubblico e di grande interesse soprattutto fra i più giovani. L’aclista perugino ha sottolineato quanto i comportamenti virtuosi debbano partire dal quotidiano divenendo delle buone abitudini. Differenziare al meglio, risparmiare energia, recuperare quanto più possibile eliminando gli sprechi, aggiustare e non buttare subito, dovrebbero essere delle azioni personali che giorno dopo giorno dovrebbero accompagnarci. Sarebbe auspicabile inoltre un maggior utilizzo delle fonti rinnovabili e un minor sfruttamento delle risorse fossili che bruciando divengono la principale causa dell’effetto serra, dell’aumento delle temperature e delle conseguenze disastrose che tutto questo ha sul pianeta. La nostra amata terra genera risorse che l’uomo consuma con sempre maggiore voracità. In sei mesi finiscono oggi le scorte destinate ad un anno, un fatto sconvolgente di cui pochi parlano. E’ quanto mai necessario quindi cambiare approccio, ragionare come creature di passaggio che non sono proprietarie della terra, ma che dovrebbero diventarne custodi, protettori, con l’intento di lasciarla in condizioni, se non migliori, quanto meno uguali, alle nuove generazioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/05/2024 19:41
Redazione