È prevista per domenica 28 agosto la festa della Madonna del Sasso, la piccola pieve incastonata tra le rocce dei monti eugubini, che sorge lungo il torrente Zappacenere. Nata originariamente come piccola edicola, è stata poi ampliata e trasformata in oratorio. Deve il suo nome ad un dipinto di un artista ignoto che nel 18esimo secolo pitturò su una grossa lastra di pietra l'immagine della Vergine Maria con il Bambino in braccio. Della festa ha dato notizia il comitato organizzatore: verrà celebrata la Santa Messa alle ore 10 e alle ore 16.30. Ci saranno giochi vari, come il tiro con la fune, la corsa dei sacchi; verranno raccontate storie e aneddoti sulla chiesetta e non mancherà un momento dedicato ad un piccolo ristoro. Di più non è possibile fare o meglio trasportare a causa delle condizioni della strada. La zona in cui sorge la Madonna del Sasso è particolarmente frequentata dagli amanti dell'aria aperta e del fitness, da chi decide di concedersi una passeggiata o un giro in bici nella natura senza allontanarsi troppo dalla città. È infatti punto di passaggio del sentiero Cai 253, tracciato di circa 7 chilometri che si sviluppa alle spalle del cimitero di Gubbio e che conduce al parco di Coppo. Molti -nel fine settimana soprattutto- lo percorrono sia partendo dal basso che dall'alto e lamentano la condizione in cui versa. La situazione del percorso è infatti drasticamente peggiorata negli ultimi anni: grosse pietre sulla sede stradale in alcuni tratti molto dissestata, impediscono il passaggio dei mezzi a quattro ruote (e a quelli di soccorso) e rendono parecchio difficoltoso anche quello a piedi o su due ruote. Già in passato erano state segnalate criticità relative all'occlusione dell'attraversamento idraulico del torrente Zappacenere (poi risolto grazie al contributo generoso di alcuni volontari): l'acqua che vi scorreva non defluiva correttamente all'interno e si incanalava in strada generando buche e grossi solchi. Gli eventi atmosferici hanno fatto poi la loro parte, soprattutto nei punti dove la pendenza è maggiore, con le forti piogge che trascinano detriti anche di grosse dimensioni. Chi percorre il sentiero spera in un qualche intervento che possa ripristinarne una più sicura e fluida percorribilità.