A Bevagna, tra venerdi' 20 e domenica 29 giugno, tornera' il ''Mercato delle Gaite'', la ricostruzione storica che prende ispirazione dall'antica divisione amministrativa in ''guaite'' (dal longobardo ''wahta'', ovvero''guardia'') e che oggi mette in competizione i quattro quartieri in cui e' divisa la citta': San Giovanni, Santa Maria, San Pietro e San Giorgio. Saranno ancora una volta dieci giorni di festa con artigiani e mercanti, dame, arcieri e cavalieri, osti, musici e giullari a riproporre la vita quotidiana medievale del Duecento e del Trecento. L'edizione di quest'anno, realizzata dall'associazione ''Mercato delle Gaite'' e dal Comune di Bevagna con il sostegno della Regione Umbria e di altre istituzioni pubbliche e private, e' stata presentata stamani a Perugia nel corso di una conferenza-stampa a Palazzo Donini. Durante la manifestazione (che avra' un prologo la sera di domani 14 giugno con un banchetto medievale nel chiostro di San Domenico) ogni ''Gaita'', per aggiudicarsi il ''Palio della Vittoria'', partecipera' a gare di tiro con l'arco, allestira' taverne, botteghe artigiane e mercati tipici dell'epoca, realizzati con attente ricerche filologiche su antichi documenti medievali. Saranno assaggiati piatti cucinati secondo antiche ricette umbre, ma si potranno anche ammirare le botteghe del ceraiolo, del cartaio, del tessitore e del tintore, per capire come si producevano le candele in pura cera d'api, i fogli di carta ''bambagina'' (realizzata con polpa derivata dagli stracci), le sete realizzate con il ''torcitoio'', i dipinti fatti con pigmenti in polvere legati con le proteine del tuorlo d'uovo. Da quest'anno, inoltre, i visitatori potranno apprendere anche l'''ars orafi'', l'''ars campanaria'', l'''ars spetialis'', madre della farmacologia, e i mestieri dello ''zecchiere'' e del ''fabbriciere'', grazie ai quali nel medioevo venivano prodotti le monete ''Cortonese'' e ''Perugino'', oltreche' spade ed altri semilavorati ferrosi. ''Anche se nate di recente - ha detto l'assessore alla Cultura della Regione Umbria, Silvano Rometti - ''Le Gaite' hanno ormai assunto una loro definita fisionomia. La volonta' degli animatori di puntare sulla rievocazione e l'intrattenimento, mantenendo la piu' alta fedelta' storica, fa oggi di questa iniziativa una delle piu' significative tra quelle esistenti, non solo in Umbria''. Secondo Rometti, questa rievocazione ''e' la dimostrazione di come una piccola comunita' come Bevagna riesca a fare cose importanti e ad andare di pari passo con le politiche regionali, che da sempre tutelano la ricerca storica e la cultura immateriale dell'Umbria''.
13/06/2008 16:56
Redazione