Per la zootecnia italiana, e per quella umbra in particolare, è un momento di grande difficoltà. Le questioni più urgenti legate alla zootecnia sono state affrontate questa mattina in un dibattito organizzato a Gubbio dalla Cia, al quale hanno partecipato tra gli altri Walter Trivellizzi, Giuseppe Natale, Costantino Pacioni e Ubaldo Rosati.. Il presidente della Cia dell’Umbria Walter Trivellizzi ha aperto il dibattito affermando che “è difficile pensare ad un’agricoltura di qualità senza la zootecnia”. Diventa quindi fondamentale per gli allevatori porre all’attenzione delle istituzioni i problemi che il comparto deve affrontare, in vista della stesura del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.
È quindi necessario, secondo Giuseppe Natale, vicepresidente della Cia Umbria, “adottare politiche mirate e una politica regionale per la zootecnia”. In particolare per l’Umbria sono state evidenziate alcune necessità: un piano regionale della zootecnia che si collochi all’interno del nuovo Prs 2007-2013; potenziare l’Igp del vitellone della chianina; trasformare l’Igp del prosciutto di Norcia in una Dop regionale; lavorare per una Dop e Igp dell’agnellone dell’Appennino centrale; sviluppare una politica della valorizzazione e promozione dei prodotti zootecnici tramite il Centro agroalimentare di Foligno; lavorare per la realizzazione della Deco (Denominazione comunale).