E’ finanziato dalla Fondazione Umberto Veronesi e verrà condotto dall’Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Unità di Sanità Pubblica, il progetto riguardante il monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico nei bambini che è stato presentato questa mattina in Sala Consiliare, a Palazzo Pretorio a Gubbio.
La ricerca ha l’obiettivo di valutare se vi sia una relazione tra la concentrazione di inquinanti atmosferici (polveri fini e ultra-fini, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici e altri) e alcuni danni al DNA nelle cellule dei bambini di 6-8 anni di età. A presentare lo studio alla stampa, questa mattina, c’erano il coordinatore e responsabile del programma, il professor Massimo Moretti, docente del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Perugia, insieme al sindaco di Gubbio Filippo Stirati e all’assessore alle Politiche Scolastiche e al Welfare Simona Minelli.
La ricerca, nel dettaglio delle modalità di esecuzione che sono state illustrate dal professor Moretti, prevederà la raccolta di cellule esfoliate della mucosa buccale dei bambini con un indolore sfregamento attraverso uno spazzolino morbido. I risultati delle analisi fatte saranno confrontati con i dati ottenuti nella popolazione di controllo, nonché messi in relazione ai livelli degli inquinanti atmosferici rilevati dall’ARPA.
Lo studio era stato proposto in prima istanza al Comune di Terni, anche su consulenza dell'Asl, in virtù delle criticità riscontrate da dati oggettivi sulla qualità dell'aria, ma il Comune di Terni non ha aderito allo svolgimento del monitoraggio. Da qui la proposta al Comune di Gubbio di accoglierlo introducendo la specifica del monitoraggio in relazione con i cementifici, non presente nel Mapec originale.
Da ricordare che nella classifica degli ecosistemi urbani stilata da Legambiente per il 2022, in relazione alla qualità dell'aria, gli indicatori della concentrazione di Pm10 assegnano la maglia nera a Terni, Foligno, Città di Castello e Narni; nel Pm 2.5, il particolato più sottile e penetrante nei polmoni, ancora Terni la peggiore, quindi Narni, Città di Castello, Foligno, Perugia; Gubbio in realtà è la migliore con Assisi, Bastia, Corciano, Orvieto, Marsciano, Umbertide, Todi e Castiglione del lago. Stessa cosa nella classifca sul biossido di azoto dove Gubbio è ancora tra le migliori perfomance.
Al monitoraggio hanno aderito il Primo e il Terzo Circolo di Gubbio e il Primo e Secondo circolo di Città di Castello che funzionerà da elemento campione.
Il servizio con i dettagli del progetto nel tg di TRG stasera ore 19.30, replica ore 20.30 .
Gubbio/Gualdo Tadino
20/04/2023 17:28
Redazione