Circa 2000 frati di 65 nazioni si interrogano sul loro ruolo e sul messaggio che va diffuso per una nuova evangelizzazione. Il capitolo internazionale delle stuoie ha affrontato stamani ad Assisi il tema della testimonianza attraverso gli interventi di tre francescani che hanno ricoperto l'incarico di ministro generale. Per padre Giacomo Bini, ex ministro generale dell'ordine dei frati minori, ''e' tempo di risvegliare una nuova coscienza missionaria ancorata in una fede piu' vissuta ed una vocazione evangelica piu' autentica, piu' appassionata. E piu' i valori sono chiari e forti - ha detto - piu' si creano e si inventano nuove forme di evangelizzazione e di incontro con gli uomini e le donne del nostro tempo''. Nello sviluppare il tema della fedelta' e sottomissione ai prelati e ai chierici della ''santa madre chiesa'', padre Agostino Gardin, ex ministro generale dell'ordine dei frati minori conventuali ed ora segretario della sacra congregazione per la vita consacrata e le societa' di vita apostolica, ha sottolineato, tra l'altro, che ''probabilmente vi e' ancora qualcosa da riscoprire e di cui riappropriarci nella nostra ricerca di come essere francescani oggi, proprio in relazione alla minorita'. Perche' oggi, in particolare, ho l'impressione - ha detto - che uno stile mite, non arrogante, discreto, paziente, capace di ascolto e di riflessione, propositivo, privo di facili giudizi, remissivo farebbe bene non solo alla vita interna delle nostre comunita' ma alla stessa Chiesa e al suo porsi nel mondo e di fronte al mondo''. Gardin, a conclusione del suo intervento, ha evidenziato che ''la comunione, valore supremo, non e' sempre stata la passione dei francescani all'interno del loro variegato mondo e la minorita' non ha sempre caratterizzato lo stile di relazione fra le diverse componenti di questa grande famiglia. A 800 anni dall'approvazione di quella forma di vita evangelica intuita da Francesco, e che ha affascinato e attratto tutti noi, non dovremmo forse - ha detto - dare piu' ossigeno ad una fattiva, umile, gioiosa comunione tra 'fratelli minori?''. Per il vescovo di Nelson (Canada), mons. John Corriveau, gia' ministro generale dei frati minori cappuccini, ''il mondo secolarizzato nel quale noi viviamo crede che la propria tecnologia contenga in se' tutto cio' che e' necessario per il progresso e la liberazione dell'umanita'. C'e' un elemento di verita' nell'onnipotenza della tecnologia - ha osservato - perche' ovviamente ci sono grandi capacita', ma la tecnologia fallisce di fronte all'avarizia e alla prepotenza dell'uomo'' in ''un mondo di alienazione, violenza, isolamento e rapporti distrutti''. Padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento, ha messo in evidenza l' importanza del capitolo per ''l'attualizzazione del messaggio di Francesco. La distinzione tra le famiglie francescane, che attingono dalle proprie tradizioni - ha detto - e' una ricchezza. Ora ci troviamo in un percorso non di unificazione ma di reinterpretazione del carisma di Francesco''.
Assisi/Bastia
16/04/2009 16:58
Redazione