L'assemblea della SASE, società di gestione dell'aeroporto dell'Umbria, si è riunita per presentare il bilancio del 2019.
Dalla produzione si evince un ribasso del 1,8% rispetto all'anno precedente, dovuto principalmente all'interruzione di alcuni voli, compensati però dai nuovi verso Malta e Milano Linate. Nonostante questo e un abbassamento del marketing per lo sviluppo dei voli, è riuscito a mantenere un MOL(margine operativo lordo) positivo, ovvero un' entrata, ricordiamo lorda, superiore alle spese.
Le migliorie apportate al terminal che hanno permesso una maggior operatività, hanno garantito una copertura del bilancio d'esercizio (documenti d'impresa che hanno lo scopo di calcolare la veridicità della situazione economica) negativo, concludendo per il terzo anno consecutivo in pareggio.
Quanto alle previsioni 2020, qualche incongruenza sulla ripartenza dei voli commerciali. Difatti, come riporta il Corrirere dell'Umbria in data 19 giugno, il 16 giugno sul sito (airportumbria.it) era stato annunciato il primo volo post lockdown, direzione Tirana. Ebbene il volo non è mai né arrivato né partito: “ A causa delle restrizioni imposte dal governo albanese - commenta Riccardo Marioni (portavoce SASE) – l'aereoporto non ha voce in capitolo. Tutt'ora non risulta nessuna apertura per i voli commerciali per l' aeroporto San Francesco, nonostante la richiesta fatta all'ENAC (ente nazionale per l'aviazione civile)”. Il San Francesco resta comunque positivo e annuncia la riapertura di voli dapprima per Tirana e Catania,già da giugno, per poi seguire con Londra (Stansed) Rotterdam e Bruxelles.
Perugia
23/06/2020 12:49
Redazione