Assisi sarà la sede permanente del convegno annuale dei dottori agronomi e forestali italiani sull’Agenda 2030. La decisione, su proposta della Federazione degli Ordini umbri, è stata presa dal 17esimo Congresso nazionale della categoria che si è svolto a Matera dal 7 al 9 novembre. “Ad Assisi – ha commentato Francesco Martella, presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali dell’Umbria – terremo ogni anno un incontro nazionale dedicato allo sviluppo sostenibile, una sorta di monitoraggio continuo rispetto agli obiettivi di Agenda 2030. Un’iniziativa nella quale coinvolgere anche le altre professioni tecniche, il mondo scientifico e istituzionale”. “Visto che l’Umbria è la regione che coordina il tavolo della sostenibilità delle regioni italiane – ha proseguito Martella – ed è la terra culla del francescanesimo, ci siamo sentiti in dovere di proporci e farci carico dell’organizzazione dell’appuntamento annuale sul tema della sostenibilità. Il nostro obiettivo e quello di creare un momento di confronto permanente tra mondo delle professioni, mondo scientifico, istituzioni politiche e religiose”. La notizia arriva al termine dei lavori di Matera che hanno visto la partecipazione attiva di trecento dottori agronomi e forestali, di cui quindici provenienti da Perugia. Al termine della tre giorni, è stato redatto il documento finale del congresso, la ‘Carta di Matera’, in cui si reinterpretano le competenze professionali dei dottori agronomi e forestali secondo una visione sostenibile, con un accento sul contribuito che la categoria può dare al perseguimento degli obiettivi di Agenda 2030. I risultati del congresso svolto nella Città dei Sassi sono stati anche presentati dalla Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali dell’Umbria in occasione di ‘Fa’ la cosa giusta’, all’Umbriafiere di Bastia Umbra. “Uno degli obiettivi che ci siamo prefissati – ha affermato Stefano Villarini, consigliere del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali (Conaf) – è proprio quello di dare seguito a la Carta di Matera. Da questo congresso il nostro compito è anche quello di approcciare alle nostre competenze in chiave sostenibile”. “Agenda 2030 – ha dichiarato Valentina Marconi, consigliere Conaf – è per noi dottori agronomi e forestali anche un modo per riaffermare l’importanza di competenze tecniche, soprattutto per lo sviluppo di modelli produttivi biologici e integrati. In questo ci viene in aiuto anche la tecnologia che ci consente di adottare sistemi di agricoltura di precisione e sistemi digitali”.