“Dopo l'assordante silenzio seguito alla chiusura dell'assessore Casciari sull'istituzione a Gubbio di un indirizzo scolastico alberghiero in risposta all'interrogazione presentata in Aula dal
sottoscritto, anche il sindaco Stirati e alcuni esponenti della sua
maggioranza hanno fatto sentire la loro voce sull'esigenza di istituire l'alberghiero a Gubbio. Bisognerebbe che all'interno della 'casa madre' del PD, nelle sue varie anime, si interloquisse di più e meglio onde avere una linea comune almeno su questioni che riguardano l'avvenire della città e che debbono esulare da qualsiasi battaglia correntizia”.
Lo sostiene il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro).
“Ricordo – spiega il consigliere - due elementi fondamentali, di cui chi si appresta a prendere decisioni deve tenere conto: in primo luogo, in quest'anno di 'fronte aperto', il mondo della scuola eugubino non è stato con le mani in mano, tutt'altro. Una delle argomentazioni con le quali si bocciò la proposta dell'alberghiero a Gubbio l'anno scorso fu quella della mancanza di un progetto organico e di locali disponibili (strana e anomala obiezione, viste le esperienze compiute in altri luoghi d'Italia). Ebbene, l'istituto proponente quel progetto organico lo ha elaborato, messo nero su
bianco e reso disponibile a chiunque voglia leggerlo e approfondirlo. In secondo luogo – continua - quella dell'alberghiero non è certo la solita 'litania' su Gubbio da parte di Goracci, che lungi dall'intonare cori da prèfica ha sempre e solo sottoposto alla governatrice e alla Giunta tutta problemi, esigenze, urgenze di una realtà che conosce come pochi (senza nessuna falsa modestia). Il sottoscritto, da questo punto di vista, per sua fortuna, ha avuto sempre il privilegio di parlare senza fare il 'badante' di sindaci che hanno provocato autentici disastri e senza far finta di dire cose
nette a Gubbio, per poi, passato il Tevere, adeguarsi a quello che il Pd afferma e vuole. Ci sono sempre in ballo, per qualcuno, candidature, spazi e ruoli politici, mentre per me esiste solo e soltanto, finché ricoprirò il mio ruolo, l'interesse della comunità”.
Goracci ricorda anche le promesse “ampiamente dispensate e disattese”,
come “l'impegno ad aprire processi partecipativi propedeutici al
soddisfacimento della richiesta”. Inoltre le parole “gravi e pesanti
dell'assessore Casciari, che “hanno chiuso ogni possibile varco
all'attivazione dell'indirizzo, e palesano – secondo Goracci - una totale, assurda mancanza di conoscenza di un territorio e dei suoi bisogni e, in quanto tali, da me stigmatizzate con forza. Ribadisco la giustezza della richiesta, evidenziando il carattere inaccettabile dell'ennesima provocazione e discriminazione contro il territorio eugubino”.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/11/2014 12:21
Redazione