L'attacco biologico che ha subito il Tevere con la contaminazione a base di liquami bovini provenienti da un allevamento di Citerna è stato assorbito meglio di quanto si potesse sperare, visto che già ieri l'aspetto delle acque era decisamente migliorato. A dare una bella mano a diluire gli agenti inquinanti è stato un caso della sorte. Proprio nella mattina di lunedì, quando si è evidenziato il fenomeno, gli operatori della Comunità Montana erano impegnati nello svuotamento per manutenzione di un deposito di acqua proveniente dalla diga di Montedoglio situato nei pressi di San Giustino. La robusta quantità di acqua gettata nel Tevere ha dato una mano a fronteggiare l'inquinamento e a ridimensionarne la portata. L'episodio ha aperto comunque più di un interrogativo sulla gestione dell'allevamento, che ospita cirxca 500 bovini. L'Arpa sospetta infatti che quando accaduto sia una spia ben precisa di uno smaltimento non adeguato dei liquami anche in passato ed ha pertanto chiesto al Comune di Citerna di emettere un'ordinanza attraverso la quale ottenere dall'azienda una dettagliata relazione sull'espletamento delle procedure di trattamento di liquami.