"Un decreto approvato "nottetempo" che ancora una volta chiama i Comuni a compensare con nuove tasse, stavolta a carico di imprese e terreni agricoli, una nuova e brutale sforbiciata ai trasferimenti erariali".
Si apre così una nota polemica dell'Anci Umbria contro le novità (Imu sui terreni agricoli) che rischiano di mettere a terra numerosi imprenditori e cittadini. Annunciata un'assemblea per sabato prossimo in Provincia.
"Ancora una volta, uno Stato centrale che non ci mette la faccia e fa fare ai Sindaci il ruolo di gabellieri ed esattori.
Ancora una volta, sempre da parte dei ministeri interessati (stavolta Agricoltura ed Economia) una modalità confusa, pasticciata, improvvisata al punto da rischiare di rendere il tutto inapplicabile.
Ancora una volta, un metodo che vuole dimostrare mirabolanti risparmi per i cittadini da una parte e contemporaneamente nuove ed originali tasse dall’altra.
I tagli ai comuni arrivano infatti a bilanci approvati e già "assestati".
Un assestamento fissato come termine ultimo al 30 novembre e un decreto approvato il 28 novembre che istituisce una nuova tassa e, al tempo stesso, opera nuovi pesanti tagli.
Già questo fatto, da solo, basterebbe a far comprendere quanta confusione si crea. Chi dovrà pagare questa tassa dovrebbe farlo entro il 16 dicembre, in concomitanza peraltro con tutta una serie di altre scadenze (Imu, Tasi, Tari), costringendo tutti a precipitarsi da consulenti e patronati per capire, attraverso conti complicati, come e quanto pagare.
Tutto ciò senza considerare gli improvvisi e pesanti impatti che questa nuova tassa avrà sullo stato di salute del mondo agricolo.
I sindaci umbri si rivolgono innanzitutto ai Parlamentari eletti nella nostre regione, perché si facciano portavoce di uno stato molto diffuso, di preoccupazione e arrabbiatura, anche nostre, che impongono di intraprendere qualsiasi azione, affinché tale decreto venga ritirato o almeno ne slitti, rivedendolo profondamente, l'entrata in vigore.
Anche l'Anci nazionale dei comuni è chiamata ad un’azione forte e nitida, di contrasto a questo ennesimo calcio rifilato a tanti cittadini, a tante imprese e agli Enti Locali.
Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere, da parte di una associazione che ci rappresenta tutti, ad un atteggiamento diplomatico che, riporta a casa risultati non soddisfacenti per i cittadini.
Basta infatti guardare a quello che è stato ottenuto con la Legge di Stabilità. Concessioni di poco valore reale per la vita quotidiana di tanti comuni. L'Associazione dei Comuni dell'Umbria chiede quindi l'immediata convocazione degli organi nazionali dell'Associazione, per discutere e chiedere che questo provvedimento venga ritirato e ridiscusso e che l’azione sulla Legge di stabilità sia più incisiva.
Si stanno definendo le caratteristiche del ricorso contro il Decreto Ministeriale IMU da presentare nel più breve tempo possibile, da parte dell’Anci Umbria e, rispetto al quale si cercherà di far fronte comune con le altre Anci regionali.
La mobilitazione dei comuni dell’Umbria è cominciata e continuerà con l’appuntamento fissato il 6 dicembre presso la Sala del Consiglio Provinciale di Perugia in occasione dell’Assemblea Straordinaria di ANCI Umbria aperta a tutti i rappresentanti dei Consigli Comunale, a rappresentanti delle altre ANCI regionale ed al mondo delle associazioni di categoria del settore agricolo".
Perugia
04/12/2014 11:26
Redazione