La XXV Biennale di Scultura di Gubbio prosegue inaugurando sabato 1 novembre alle ore 16.30, presso la Sala degli Affreschi del Palazzo Comunale, due nuove Sezioni del suo articolato programma: -Accademie. L'artista nel suo farsi; -Museo della Scultura Contemporanea. La ceramica nel design e nell’alto artigianato. Nelle splendide sale dell’Open Space di Palazzo Fabiani, in via XX settembre 12, saranno visibili le opere delle due mostre, esposte sui tre piani dello spazio che si inaugura con una delle più prestigiose manifestazioni della città per storia e per qualità delle presenze. Le esposizioni si terranno dal 1 novembre 2008 all’11 gennaio 2009. Orari di apertura dell’Open Space di Palazzo Fabiani: 10.30 – 13.00 / 14.30 – 17.00 - Chiuso i post-festivi. Accademie. L'artista nel suo farsi - Questa Sezione della XXV Biennale di Scultura di Gubbio vedrà le opere di nove giovani artisti provenienti dalle Accademie storiche non-statali italiane, cioè quelle di Perugia – che collabora all’organizzazione – assieme a quelle di Bergamo, Genova, Ravenna e Verona. L’iniziativa, come già nella passata edizione della Biennale, vuole valorizzare la giovane scultura proprio nel suo momento aurorale, confidando che i suoi autori saranno gli scultori di domani. La mostra ha lo scopo anche di permettere un positivo e costruttivo confronto tra i giovani allievi, alcuni dei quali saranno premiati con premi-acquisto a cura degli Enti organizzatori. I partecipanti sono i seguenti:dall’Accademia di Belle Arti di Perugia: Mario Barilari, Alidiana Terrasi; dall’Accademia di Belle Arti di Bergamo: Luca Resta; dall’Accademia di Belle Arti di Genova: Marco Adorni, Claudio Cassinelli; dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna: Melisa Fassora, Valentina Pazzini; dall’Accademia di Belle Arti di Verona: Antonella Brazzarola, Nicola Degiampietro. Museo della Scultura Contemporanea. La ceramica nel design e nell’alto artigianato - Selezione di opere dalle Collezioni del Comune di Gubbio. In questa Sezione della XXV Biennale di Scultura di Gubbio, viene presentata una selezione delle opere ceramiche presenti nella collezione del Museo, acquisite attraverso i premi-acquisto delle prime Biennali e donazioni degli stessi autori. La tipologia formale su cui è caduta la scelta, a parte pochissime eccezioni, è quella del vaso e del piatto nelle loro molteplici varianti estetiche e funzionali. Con questa esposizione la Biennale, che nel corso degli anni si è affermata come Biennale di Scultura, vuole rendere omaggio alle proprie radici culturali, ricordando le prime edizioni della manifestazione, originariamente rivolta all’artigianato ceramico e metallico di alta qualità. Nella mostra sono inoltre esposte opere di recente acquisizione da parte del Comune di artisti italiani prodotte all’interno dei laboratori ceramici di Gubbio, in collaborazione, pertanto, con gli artigiani eugubini. L’iniziativa intende mostrare come in Italia, e in particolare a Gubbio, sia ancora feconda e florida l’attività ceramica, non solo nelle lavorazioni tradizionali ma anche in quelle di ricerca. Saranno esposte le opere dei seguenti autori: Edgardo Abbozzo, Gaetano Baglieri, Pietro Baldinelli, Renato Bertini,Valentino Biagioli, Luigi Stefano Cannelli, Nino Caruso, Elio Cerbella, Luciana Fumaria, Goffredo Gaeta, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Franco Troiani, Uberto Zannoni, Carlo Zauli. Queste iniziative si affiancano alle mostre inaugurate il 4 ottobre scorso, cioè l’Omaggio a Paolo Icaro, Le pietre di Paolo Icaro, Nuove Presenze per il Museo della Scultura e il Premio Ajò, selezione di giovani autori in ceramica. In tal modo questa edizione della Biennale offre un panorama assai ampio della produzione plastica italiana, dalle sculture di un maestro di fama internazionale alle nuove acquisizioni, per il costituendo museo, di opere di artisti già affermati assieme ad altri emergenti, dagli esempi di alto artigianato ceramico alle promettenti opere di giovani futuri scultori. Dalle sale del Palazzo Ducale al verde del Parco Ranghiasci, dai suggestivi spazi dell’Open Space di Palazzo Fabiani ai prati degli Orti della Cattedrale, il visitatore potrà cogliere la magnificenza degli allestimenti delle opere contemporanee, per lo più astratte ed informali, negli spazi medioevali e rinascimentali che fanno di Gubbio una delle città più belle del mondo. Le mostre, come tutte quelle di questa edizione della Biennale di Gubbio, sono curate da Giorgio Bonomi con la collaborazione di Cristina Marinelli e promosse e organizzate dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia. Gli allestimenti sono dell’architetto Nello Teodori.
Gubbio/Gualdo Tadino
28/10/2008 15:52
Redazione