Sono 35 gli indagati di cui otto finiti in carcere ed altri 27 ai domiciliari: l’Umbria si è svegliata sotto choc nelle prime ore di questa mattina alla notizia della svolta nella maxi indagine della procura perugina sugli appalti pubblici, inchiesta che ha coinvolto costruttori, imprenditori e funzionari pubblici. Fra questi cinque i funzionari della Provincia di Perugia oggetto delle misure cautelari, uno dei quali ha ottenuto gli arresti domiciliari, Riccardo Pompili, di 49 anni, residente a Perugia, dirigentedel Servizio Bilancio. Gli altri quattro sono stati invece condotti in carcere. Sono: Adriano Maraziti, di 56 anni, di Perugia (Direttore area viabilita'); Fabio Patumi, di 56 anni, residente a Pierantonio (Responsabile servizio affari generali); Maria Antonietta Barbieri, di 50 anni, residente a Perugia (Responsabile dell' ufficio contratti e appalti); Lucio Gervasi, di 57 anni, residente a Collazzone (Direttore area ambiente e territorio).
Sono 28 invece le misure cautelari che riguardano gli imprenditori privati, 24 dei quali hanno ottenuto gli arresti domiciliari. In carcere sono finiti: il presidente dell' Ance di Perugia, Carlo Carini, di 54 anni, residente a Perugia, in qualita' di amministratore della ditta Tecnostrade; Massimo Lupini, di 53 anni, di Pietralunga, Direttore tecnico della Seas; Gino Mariotti, di 54 anni, di Corciano, amministratore della Appalti Lazio; Dino Bico, di 73 anni, di Todi, amministratore della Ediltevere. Per gli altri è stata assunta la misura degli arresti domiciliari: tra questi spicca il nome di Orfeo Brunelli, di 48 anni, di Nocera Umbra e Francesco Commodi, di 47 anni, di Gualdo Tadino, rispettivamente socio accomandante e direttore tecnico della Brunelli Costruzioni; Corrado Bocci, di 43 anni, di Foligno amministratore unico e direttore tecnico della Pavi. Bufera anche sull’assisano dove in mattinata anche Marcello Betti di 59 anni della frazione di Santa Maria degli Angeli (amministratore e direttore tecnico della Betti) è stato raggiunto dai domiciliari. In valle Umbra sud raggiunti dal medesimo provvedimento anche Giovanni Rinalducci di 48 anni, di Gualdo Cattaneo, socio accomandatario della Agricola Rinalducci; Maurizio Nanni di 48 anni, di Castel Ritaldi (socio e direttore tecnico della Nanni); Sandro Broganelli di 45 anni, di Spoleto, titolare dell’omonima ditta; Ermanno Piccionne, di 34 anni, di Giano dell' Umbria (socio della Piccionne) e Marco Rosati, di 41 anni, di Spoleto (titolare della ditta Edilrosati).
Le indagini erano cominciate più di un anno fa ed hanno riguardato, come dichiarato dal procuratore della repubblica, Nicola Miriano, in un comunicato stampa, molti dei lavori pubblici realizzati negli ultimi anni nella regione. Nelle prime ore di questa mattina la squadra mobile della Questura di Perugia ha provveduto a dare esecuzione alla ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari di Perugia su richiesta della Procura per i reati di associazione a delinquere (contestata a otto delle 35 persone), corruzione aggravata, turbativa d’asta aggravata, concussione, abuso d'ufficio, truffa aggravata e falso ideologico. “Le misure cui oggi si è data esecuzione –ha detto Miriano- seguono i sequestri eseguiti nei giorni scorsi presso gli uffici della provincia di Perugia, della Regione Umbria, dell’Anas e di alcune imprese locali”: sequestri che hanno avuto in oggetto proprio la documentazione riguardante gli appalti incriminati sui quali ora la Magistratura dovrà fare chiarezza.
12/06/2008 16:54
Redazione