"Le associazioni dei consumatori umbre chiedono ai candidati e alle candidate al Parlamento Europeo, ai candidati e alle candidate sindaci e ai futuri consiglieri comunali umbri per rappresentare quello che dal proprio osservatorio dovrebbero essere alcune delle priorità dell’attività delle future Istituzioni".
Si apre così una nota a firma di Federconsumatori, Adiconsum, Codacons, Movimento a Difesa del Cittadino, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori.
"E’ necessario che la politica rivolta ai consumatori utenti offra risposte che migliorino la qualità della vita dei cittadini europei ed umbri, anche alla luce della grave crisi economica e di fiducia nella politica che ha colpito l’intero continente.
Ai candidati al Parlamento Europeo e al futuro governo dell’Unione le associazioni chiedono un intervento maggiore per la sicurezza alimentare, che passa secondo noi per l’estensione dell’etichettatura di origine dei prodotti e per maggiori controlli sull’utilizzo degli antibiotici, in particolare nella carne; servizi finanziari su misura, ciò di cui hanno bisogno gli utenti è: garantire una consulenza indipendente per la gestione del credito e del risparmio, impedire il sovra-indebitamento e aumentare il coordinamento tra le autorità di vigilanza; che i diritti siano validi anche on line, ripensando un regolamento sulla protezione dei dati personali e armonizzando i diritti comunitari superando le discriminazioni sul luogo di residenza dei consumatori; definire il diritto dei beni acquistati on line, che è fondamentale alla luce di un’economia sempre più digitale; una maggiore sostenibilità del prodotto, attraverso l’incentivazione del consumo a km 0, prodotti che durino di più, la promozione della riparazione e del riutilizzo evitando l’invecchiamento programmato del prodotto.
L’Europa è un’Istituzione che condiziona e condizionerà in positivo la vita dei cittadini comunitari, pertanto le associazioni dei consumatori invitano ad andare alle urne il 25 maggio.
Vogliamo ricordare per che per quanto riguarda la questione della salute è necessario mantenere e migliorare i risultati raggiunti in questi anni. L’accesso universale alle cure mediche, a prescindere dalla nazionalità, dal sesso e dalla situazione economica è, ad esempio, uno dei principi fissati dal Trattato dell’Unione Europea e dalla Carta dei Diritti Fondamentali ed auspichiamo che chi si candida a governare, a qualunque livello, a questo si ispiri.
Ai nuovi sindaci e alle nuove amministrazioni comunali, le associazioni chiedono politiche più inclusive e governi più attenti all’ascolto dei cittadini, che valorizzino e tutelino i beni comuni.
Nello specifico, chiediamo che venga data piena attuazione all’accordo nazionale (siglato da CNCU – Stato – Regione – ANCI – associazioni dei consumatori) sulle linee guida relative ai criteri da applicare per individuare i principi e gli elementi minimi da inserire nei contratti di servizio e nelle carte di qualità dei servizi pubblici locali; di promuovere adeguate campagne di informazione rivolte agli utenti sugli standard di qualità dei servizi e delle modalità di risoluzione di eventuali contenziosi; individuare indicatori di misurazione degli standard minimi di qualità dei servizi pubblici locali con verifiche periodiche che coinvolgano l’Ente, le associazioni e le aziende. Le linee guida approvate dalla Conferenza Unificata del settembre 2013 e pubblicate lo scorso ottobre in Gazzetta Ufficiale, danno piena attuazione all’articolo 2 comma 461 e contribuiranno a migliorare la gestione di quei servizi erogati da Regioni e Comuni, come ad esempio il trasporto ferroviario e su gomma, il servizio idrico integrato, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione dei parcheggi e gli asili nido, attuando quel principio minimo da inserire nei contratti di servizio e nelle carte di qualità, quali la partecipazione certa ed efficace degli stakeholders, la trasparenza, e la terzietà ed economicità del sistema di monitoraggio. Per una seria politica delle tariffe e qualità dei servizi bisogna dare piena attuazione alle “raccomandazioni” che, ad esempio, la Corte dei Conti ha inviato recentemente ad alcuni Comuni umbri, per quanto attiene ai servizi quali l’assistenza agli anziani, la mensa, il trasporto scolastico, la mobilità intercomunale, costituendo all’interno dell’amministrazione un “organo o un responsabile unitario della corretta gestione dei servizi e delle verifiche sulla funzionalità di essi in rapporto alle previsioni degli atti che regolamentano il rapporto con il gestore ed alle aspettative dell’utenza”.
E’ necessario distinguere i proclami dall’impegno concreto e per questo le associazioni dei consumatori sopracitate chiedono a tutti i candidati parlamentari europei, sindaci e consiglieri una candidatura trasparente rendendo pubblici curricula vitae, condizione patrimoniale e reddituale, una dichiarazione sulla loro storia giudiziaria, i potenziali conflitti di interesse e i costi della campagna elettorale.
Vogliamo conoscere per scegliere e la trasparenza è il primo antidoto per fermare la corruzione".
Perugia
19/05/2014 10:25
Redazione