Arrestati pusher e fornitore a Città di Castello

Due tunisini sono stati arrestati con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga dai carabinieri di Città di Castello. Condotti nel carcere perugino di Capanne, sono ora a disposizione del Sostituto Procuratore Giuseppe Petrazzini. Ad allertare i militari, vari cittadini che avevano notato strani movimenti attorno ad un appartamento in centro storico. Entrambi in possesso di permesso di soggiorno, uno poichè titolare di una piccola impresa edile e l'altro ufficialmente bracciante agricolo, avevano scelto i vicoli della città dell'Alta Valle del Tevere per spacciare soprattutto cocaina, ritenendo che la difficoltà di accesso alla zona da parte dei veicoli in uso alle Forze dell'Ordine avrebbe agevolato il loro traffico. I Carabinieri verificato il via vai di tossicodipendenti e di ragazzi di altri quartiere hanno fatto scattare la fase operativa. Alcuni, in abiti civili si sono confusi tra i passanti notando Y.M. 37enne con precedenti penali per furto e spaccio in sella ad una bicicletta in atteggiamento di attesa. Dopo poco è giunta un'auto con a bordo F.K., 46enne incensurato residente a Pieve Santo Stefano (AR), individuato come possibile fornitore della droga. Prima che i due potessero entrare all'interno dell'appartamento, i militari si sono presentati ed i due hanno tentato la fuga venendo bloccati al termine di un breve inseguimento. F.K. è stato trovato in possesso di un involucro contenente circa 12 g. di cocaina destinati al connazionale che avrebbe provveduto a spacciarli al dettaglio. Y.M. è stato trovato in possesso di due involucri contenenti circa 3 g. di eroina ed un flacone di metadone cloridrato. Nell'appartamento è stato rinvenuto e sequestrato l'occorrente per il taglio ed il confezionamento delle dosi, mentre dalla perquisizione dell'abitazione di F.K. a Pieve Santo Stefano, nascosti all'interno delle casse di uno stereo, sono stati trovati oltre 20mila euro in contanti, ritenuti il frutto dell'attività.