E' stato un saluto prolungato quello di Papa Francesco ai bambini di Assisi che lo hanno atteso fuori dal teatro Lyrick, dove incontra i mille giovani di "The Economy of Francesco". Il Pontefice, una volta sceso dall' elicottero, ha percorso in carrozzina un tratto del percorso verso il teatro. Durante il quale si è però fermato e alzato, appoggiato a un bastone, dirigendosi verso i bambini. Con i quali si è fermato a parlare, poggiando spesso la sua mano sulle loro teste per una carezza. Ad accoglierlo anche un delegazione di giovani di Economy of Francesco, alcuni dei quali provenienti dall' Argentina. Poi all' ingresso nel teatro il saluto delle autorità. Ad attenderlo, tra gli altri, la presidente di Regione Donatella Tesei, il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino e quello di Perugia Ivan Maffeis insieme al cardinale Gualtiero Bassetti, e la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. Il Papa ha firmato "un patto" con i giovani economisti riuniti nell' evento Economy of Francesco per un sistema più sostenibile
"Quando un giovane vede in un altro giovane la sua stessa chiamata, e poi questa esperienza si ripete con centinaia, migliaia di altri giovani, allora diventano possibili cose grandi, persino sperare di cambiare un sistema enorme e complesso come l' economia mondiale. Voi giovani, con l' aiuto di Dio, lo sapete fare, lo potete fare; i giovani l' hanno fatto altre volte nel corso della storia", ha detto ancora il Pontefice intervenendo ad Assisi all' evento ' Economy of Francesco' . Il Papa ha anche sottolineato che "quando alla comunità civile e alle imprese mancano le capacità dei giovani è tutta la società che appassisce, si spegne la vita di tutti. Manca creatività, manca ottimismo, manca entusiasmo. Una società e un' economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il ' non ancora' , siete anche il ' già' , siete il presente".
Quindi il Santo Pontefice ha posto l'accento su un cambiamento radicale nel sistema di sviluppo: "Non basta fare il maquillage, bisogna mettere in discussione il modello di sviluppo. La situazione è tale che non possiamo soltanto aspettare il prossimo summit internazionale che può non servire: la terra brucia oggi, ed è oggi che dobbiamo cambiare, a tutti i livelli". Per il Pontefice è necessario "uno stile diverso di cui abbiamo urgente bisogno. Perché, se parliamo di transizione ecologica ma restiamo dentro il paradigma economico del Novecento, che ha depredato le risorse naturali e la terra, le manovre che adotteremo saranno sempre insufficienti. Noi uomini, in questi ultimi due secoli, siamo cresciuti a scapito della terra. L' abbiamo spesso saccheggiata per aumentare il nostro benessere, e neanche il benessere di tutti ma di un gruppetto. È questo il tempo di un nuovo coraggio nell' abbandono delle fonti fossili d' energia, di accelerare lo sviluppo di fonti a impatto zero o positivo", ha detto il Pontefice. Papa Francesco invita la generazione che ha abusato della terra a fare sacrifici perché occorre riparare ai danni fatti: "Dobbiamo accettare il principio etico universale, che però non piace, che i danni vanno riparati". "Se siamo cresciuti abusando del pianeta e dell' atmosfera, oggi dobbiamo imparare a fare anche sacrifici negli stili di vita ancora insostenibili. Altrimenti, saranno i nostri figli e nipoti a pagare il conto, un conto che sarà troppo alto e troppo ingiusto".
Papa Francesco parla della sostenibilità che non ha a che fare solo con l' ambiente ma anche con "le relazioni delle persone" che "si stanno impoverendo. Soprattutto in Occidente, le comunità diventano sempre più fragili e frammentate. La famiglia, in alcune regioni del mondo, soffre una grave crisi, e con essa l' accoglienza e la custodia della vita. Il consumismo attuale cerca di riempire il vuoto dei rapporti umani con merci sempre più sofisticate - le solitudini sono un grande affare nel nostro tempo! -, ma così genera una carestia di felicità". "E così soprattutto i giovani soffrono per questa mancanza di senso: spesso di fronte al dolore e alle incertezze della vita si ritrovano con un' anima impoverita di risorse spirituali per elaborare sofferenze, frustrazioni, delusioni e lutti. Guardate la percentuale dei suicidi: è salita e non pubblicano tutto, nascondo la cifra". Così Francesco, parlando ai giovani economisti riuniti ad Assisi, ha chiesto che l' emergenza clima non faccia dimenticare "le ingiustizie sociali e politiche". "L' inquinamento che uccide non è solo quello dell' anidride carbonica, anche la diseguaglianza inquina mortalmente il nostro pianeta. Non possiamo permettere che le nuove calamità ambientali - ha avvertito il Papa - cancellino dall' opinione pubblica le antiche e sempre attuali calamità dell' ingiustizia sociale, e anche delle ingiustizie politiche".
Quindi Papa Francesco ha lasciato il teatro Lyrick e ha raggiunto l' elicottero che lo ripoterà alla Città del Vaticano. Uscendo da teatro il pontefice ha rivolto un saluto ai cronisti con il cenno della mano.
Assisi/Bastia
24/09/2022 13:42
Redazione