Prosegue lo stato di agitazione, da parte delle segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, all' Ast di Terni. I sindacati annunciano in una nota che si adopereranno nelle prossime ore "ad una massiccia tornata di assemblee nel rispetto delle normative anti covid- per condividere con i lavoratori questa preoccupante fase di incertezza". Le segreterie ritengono infatti che "con la fine della fermata estiva si debba riaccendere l' attenzione sulla vertenza". "La fase precedente alla fermata e la fermata stessa - scrivono - è stata caratterizzata da un silenzio assordante delle istituzioni, a partire dalla Regione dell' Umbria, da noi interessata il 12 giugno e che non ha prodotto nessun intervento, neanche conoscitivo della posizione delle organizzazioni sindacali che avevano dichiarato lo stato di agitazione. Questo atteggiamento da parte della presidenza regionale è di certo innovativo, disinteressarsi delle vicende di Acciai speciali Terni e tutto ciò che riguarda più direttamente i lavoratori, preferendo invece, altri canali di colloquio come quelli aziendali". Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb ricordano che anche i parlamentari eletti in Umbria hanno preannunciato azioni e iniziative a partire dal mese di settembre. Il 17 le segreterie incontreranno l' ad di Ast, Massimiliano Burelli, per discutere dell' accordo sottoscritto nel giugno 2019 al ministero dello Sviluppo economico, in scadenza il 30 settembre, per avere aggiornamenti sulla procedura di vendita di Ast e per conoscere i budget economici, produttivi, occupazionali e investimenti dell' anno finanziario 2020-2021 e successivi.