Badante strangolata, ergastolo al killer russo Rustam Zagirov

Fine pena mai. E’ stato condannato all’ergastolo Rustam Zagirov, il russo 31enne accusato di omicidio volontario per aver strangolato con la tracolla della sua borsetta Liubomira Chiuco, la badante ucraina trovata uccisa lo scorso anno nei bagni del parco perugino di Sant’Anna. L’imputato, un operaio agricolo residente a Bettona il quale ha optato per il rito abbreviato (condizionato alla perizia psichiatrica già svolta la scorsa udienza) è comparso ieri pomeriggio di fronte al gup Flavia Nicla Restivo che dopo una camera di consiglio fiume ha emesso la sentenza. Anche il pubblico ministero Claudio Cicchella aveva chiesto che nei confronti del russo, proveniente dalla Repubblica del Daghestan, venisse applicato il massimo della pena. Il delitto avvenne una domenica pomeriggio, intorno alle sedici. Era, per la precisione, il 16 luglio 2006. La donna venne rinvenuta con la cinghia della borsa stretta attorno al collo, anche se inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato che potesse essere stata strangolata con le stringhe delle scarpe. Si trovava riversa sul pavimento dei bagni pubblici del parco di S’Anna. Poche ore dopo l’omicidio i carabinieri del Comando Provinciale di Via Ruggia fermarono, pur rilasciandolo quasi subito per l’assenza di elementi probatori a suo carico, un ucraino con la maglietta sporca di sangue che si trovava nei pressi della stazione. Fu la catenina d’oro rubata alla vittima a condurre dritto dritto a Zagirov che, fermato e portato in caserma, ammise d’aver ucciso la donna, parlando perfino di una sua militanza nel servizio segreto russo. Stando alla ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe ucciso la donna, che sembra fosse ubriaca, in conseguenza di una spinta ricevuta.