Banche: i sindacati chiedono un tavolo regionale del credito

L'apertura di un tavolo regionale del credito "per elaborare soluzioni congiunte finalizzate a rinsaldare il rapporto tra banche e territorio umbro e arginare la crisi che ormai da quattro anni interessa il settore": è quanto chiedono Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Ugl in una lettera inviata oggi ai presidenti della Regione e delle due Province umbre. Stamani, in una conferenza stampa, i sindacati hanno ribadito che negli ultimi quattro anni si è andato "sempre più sfaldando il rapporto tra banche locali e territorio, sia in termini di contrazione dei prestiti alle piccole medie imprese locali sia in termini di diminuzione dei posti di lavoro nel settore creditizio". In particolare, il credito bancario solo nel 2013 - hanno spiegato i sindacati - si è ridotto di un ulteriore 0,9%, per le imprese e per le famiglie, e si sono registrate nuove sofferenze pari al 3,4% rispetto al 2011 e i crediti deteriorati hanno rappresentato il 22% di quanto erogato. Inoltre, dal 2010 al 2012 in Umbria le banche hanno tagliato oltre 200 posti di lavoro. Infine, a seguito delle grandi fusioni bancarie, sempre negli ultimi due anni, gli istituti di credito con propri centri decisionali in Umbria si sono quasi dimezzati. Da qui la richiesta per "l'immediata apertura di un tavolo regionale che si occupi, in collaborazione con i sindacati, di elaborare strategie per fermare la crisi e rilanciare il settore, tutelando posti di lavoro e professionalità dei dipendenti bancari e promuovendo legami davvero funzionali tra banche ed imprese locali".