Aggredito da un rottweiler mentre stava passeggiando in sella ad una bici insieme alla madre nella zona di Bevagna: si è sfiorata la tragedia per un bambino di cinque anni nella serata di sabato. Il piccolo è ora ricoverato all'ospedale di Foligno con riserva di prognosi ma la sua vita non è in pericolo. Un episodio del quale riferiscono oggi, con un comunicato stampa, i carabinieri che stanno svolgendo accertamenti. Secondo la ricostruzione dell'Arma, l'animale dopo avere scavalcato la recinzione dell'area dove era custodito, si è avventato sul bambino mordendolo in più parti del corpo. L'immediato intervento di alcuni vicini, richiamati dalle urla della madre del piccolo, ha consentito di allontanare il cane. Sul posto è intervenuta un'ambulanza che ha trasportato il piccolo all'ospedale di Foligno. Dove è ora ricoverato e i medici stanno decidendo se e come intervenire. Dopo l'aggressione sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Foligno che hanno proceduto a eseguire i primi accertamenti. Sono quindi in corso le indagini per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto attraverso l'escussione di testimoni. Così da individuare il proprietario dell'animale e stabilire le eventuali responsabilità sulla mancata custodia. Di quanto successo è stata informata subito la procura della Repubblica di Spoleto competente per territorio che ha aperto un fascicolo. Secondo quanto risulta all'ANSA il reato ipotizzato è lesioni colpose. Ancora un grave episodio quindi che coinvolge un cane dalla muscolatura particolarmente potente. E che ripropone il tema della gestione di questi animali. Di razze quali rottweiler e pitt bull. Dopo una tragedia avvenuta nel maggio scorso, Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera dei deputati, deputato di Forza Italia, aveva parlato della necessità di "una riflessione immediata sulla capacità di possedere e saper gestire cani che potenzialmente possono uccidere". A suo avviso "non si tratta di 'criminalizzare' questa o quella razza, ma occorre certamente interrogarsi sugli strumenti e la coscienza che ogni proprietario di cani potenzialmente 'pericolosi' deve avere da quando decide di possederne uno". E ad aprile dopo la tragedia di Eboli dove un bimbo di 15 mesi venne sbranato da due pitbull, il Codacons era tornato a chiedere "misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi". "Indipendentemente dall' educazione che si dà al proprio animale - sostenne - è universalmente riconosciuto come alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura. Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi".