Bracco: "Umbria, terra di turismo sostenibile"

La sostenibilita' rappresenta la "bussola" delle politiche turistiche della Regione Umbria (cosi' come della programmazione dell'ente nel suo complesso) e questa ha "impostato strategie e politiche" in tale ambito che "ricollocano il contatto con il territorio al centro dell'esperienza di viaggio". Lo ha sottolineato l'assessore umbro Fabrizio Bracco in vista del Salone mondiale del turismo in programma ad Assisi dal 20 al 22 settembre. In un'intervista diffusa dagli organizzatori del World tourism expo, Bracco ha richiamato la definizione che l'Associazione italiana turismo responsabile ha dato di questo fenomeno: "quel turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture". "Un'idea - ha sostenuto l'assessore - che sottintende un grande protagonismo da parte della comunita' regionale e dei territori, un ruolo attivo delle sue istituzioni e una grande attenzione al territorio inteso proprio nel doppio senso di bene da tutelare e di fattore di crescita economica e civile. E' in questo senso che l'Umbria si sta muovendo da tempo con una strumentazione ambiziosa e al passo con i tempi, aiutata dall'immagine che da sempre la distingue di terra del viaggiare lento, attento ai paesaggi, alle tracce dell'uomo e ai valori spirituali e sociali". Ha quindi ricordato la presenza nella lista Unesco di Assisi, Spoleto e Campello sul Clitunno, ma anche le candidature a patrimonio immateriale dell'umanita' del Calendimaggio di Assisi, dei Ceri di Gubbio e dei siti della Valnerina e di Orvieto. Riferendosi alla sostenibilita' quale bussola della politica turistica, Bracco ha spiegato che uno dei suoi obiettivi "e' Umbria Regione creativa". "Con il bando Tac 2 (filiera Turismo ambiente cultura), in un'ottica di rete con gli attori privati del settore - ha spiegato l'assessore -, abbiamo individuato quasi 6 milioni di risorse per la promozione della regione lungo alcuni assi che corrispondono alla nostra visione del 'viaggiare in Umbria': il turismo dello spirito, il turismo nei parchi e nelle valli, il turismo culturale, del benessere, dell'enogastronomia, nelle residenze d'epoca e il turismo sportivo per valorizzare i grandi assi di mobilita' dolce di cui siamo ricchi".