I Carabinieri della Stazione Città di Castello, a conclusione delle indagini, hanno individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un pregiudicato italiano di 46 anni con l’accusa di rapina aggravata.
Circa una settimana fa, verso l’una di notte, due ragazzi di 19 e 21 anni, mentre si trovavano nei pressi di un parco pubblico di Città di Castello, vennero avvicinati da un uomo, italiano, che minacciandoli con un coltello li costrinse a consegnare i loro portafogli contenenti complessivamente alcune centinaia d’euro. Subito dopo il rapinatore, a volto scoperto, si allontanò a bordo di un’utilitaria che aveva la parte anteriore danneggiata. I due ragazzi si rivolsero ai Carabinieri denunciando l’accaduto.
Le indagini immediatamente avviate, considerato il modus operandi, furono subito orientate verso l’ambiente dei tossicodipendenti della zona.
I militari della locale Stazione, grazie al non trascurabile dettaglio inerente le condizioni del veicolo utilizzato dal malvivente, hanno così attenzionato N.A., italiano 46enne, residente a Città di Castello, ben conosciuto alle Forze dell’Ordine per pregresse vicende giudiziarie. L’uomo infatti, poco tempo prima della rapina, era stato visto da alcuni Carabinieri alla guida di un’utilitaria incidentata nella parte anteriore. Le successive indagini hanno consentito di ottenere immediati ed inequivocabili riscontri all’ipotesi investigativa.
N.A. nel frattempo si era però allontanato da Città di Castello, facendo perdere le proprie tracce. I Carabinieri per alcuni giorni hanno tenuto d’occhio la sua abitazione fino a quando, ieri mattina, si è avuto il sospetto che fosse tornato a casa.
Verso le 11.00 alcuni militari hanno fatto irruzione nell’abitazione per eseguire una perquisizione, senza però trovare l’uomo. In casa infatti non c’era nessuno.
I Carabinieri si sono però insospettiti notando il letto in disordine e, cosa particolarmente indicativa, ancora caldo. Hanno quindi compreso che N.A. era in casa e si stava nascondendo. Perquisendo le camere, un Carabiniere ha trovato il presunto rapinatore nascosto in un armadio. Considerata la notevole stazza (N.A. è alto almeno 1,90 metri ed è di corporatura robusta) i militari hanno impiegato un bel po per farlo uscire dal suo nascondiglio. Ciò è dipeso non dalla mancanza di collaborazione da parte dell'uomo, bensì dal fatto che era rimasto letteralmente incastrato nell’armadio.
Una volta condotto in caserma, ed al termine degli ulteriori accertamenti, N.A. è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto presso il carcere di Perugia Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Città di Castello/Umbertide
20/09/2013 16:59
Redazione