C.Castello.E78, forse vicina la svolta per il completamento della Fano-Grosseto.

Nonostante sia stata indicata dal ministro Matteoli come una delle priorità cui metter mano, sembra sia ancora lontano il giorno in cui potrà vedere definitivamente la luce la E78, la Fano-Grosseto. In occasione del convegno su “La Toscana del sud: un’economia in movimento” che si svolgerà venerdì 20 febbraio presso le terme di Petriolo nel Senese, e che tra gli altri relatori, vedrà la partecipazione del biturgense Giovanni Inghirami come presidente dell’Assoindustriali di Arezzo si tornerà quindi a parlare dell’importante arteria viaria e dei due tracciati rimasti in ballottaggio, sui quali le due Regioni interessate dovranno confrontarsi. Quello umbro attraversa la zona di Valsovara senza tagliarla: all’altezza della frazione di Le Ville, dove termina la parte di superstrada già funzionante da diversi anni ormai, il tracciato proseguirebbe poi in direzione nord facendo scorrere l’asso viario lungo la valle del Centena e nell’area degli insediamenti produttivi di Monterchi per poi entrare nel comune di Citerna attraverso un tunnel che, è stato rassicurato, non creerà alcun danno dal punto di vista geologico. Il tratto, dopo l’uscita dalla galleria nei pressi del Vingone, proseguirebbe quindi fino all’innesto con la E45 all’altezza di Selci Lama. Il tracciato proposto dalla Toscana passa invece per la valle del Cerfone verso la collina di Padonchia attraverso due mini-trafori che avranno la funzione di nascondere le due carreggiate e limitarne quindi l’impatto ambientale con la valle sovrastante Monterchi: anche in questo caso, l’ingresso in Alta Valle del Tevere avverrebbe dalla frazione di Vingone.