Prima operazione di ricostruzione a Branca

Una protesi al posto del braccio destro. Questo aspetta l’uomo di 47 anni che venerdì mattina ha perso il braccio in un incidente sul lavoro a Gualdo tadino, all’interno di una fabbrica di ceramica. Il braccio gli è stato tranciato e stritolato di netto da un macchinario e nulla è stato possibile per tentare di ricucirlo. Lo staff di Branca però è subito intervenuto sull’uomo, di origine magrebina, per garantire comunque il ricorso in futuro ad una protesi. Una prova importante per l’equipe. I sanitari del nosocomio hanno infatti deciso di intervenire rapidamente per un’opera di parziale ricostruzione creando le condizioni per la successiva apposizione di una protesi. L’equipe ha visto impegnati in sala operatoria gli specialisti Giuseppe Manuali e Pierluigi Aluigi dell’ortopedia, Marco Papini Papi della chirurgia, ed il chirurgo plastico Marino Cordellini. L’intervento, durato circa tre ore, è perfettamente riuscito in condizioni non semplici. Come ha spiegato il dott. Papini l’uomo ha rischiato la vita per la forte emorragia vista la compromissione dell’arteria omerale. Il macchinario aveva infatti strappato l’intero arto lasciando scoperto l’osso della spalla. Così i chirurghi e gli ortopedici sono intervenuti cercando di salvare l’articolazione rimasta, e ricostruito il muscolo e la pelle. L’intento, riuscito, è stato quello di ricoprire l’osso per garantire almeno un moncherino sul quale applicare poi l’arto artificiale. L’operazione è ben riuscita ed ora la ferita come le fratture alle costole dovranno fare il loro corso.