C.Castello.Inchiesta sulla baby-gang, l'opinione dello psichiatra Bruno Chipi.

“Guai al giustificazionismo. Serve piuttosto una riflessione sia da parte dei ragazzi che delle famiglie coinvolte”. Questo il monito lanciato dal dottor Bruno Chipi, psichiatra che nel commentare il fatto della denuncia dei 24 ragazzi tifernati e della reazione della famiglie dei giovani coinvolti, parla più che di noia di mancanza di valori che hanno determinato i fatti finiti sotto gli occhi di tutti. “Prima di puntare l’indice su di loro – dice Chipi – io vedo una responsabilità negativa delle loro famiglie. Per cui sarebbe forse più opportuno analizzare le relazioni e dinamiche all’interno dei vari nuclei familiari. Cosa che certo non esclude la responsabilità diretta dei giovani coinvolti che vivono una fase delicata della loro vita in cui sono alla ricerca della loro identità. Ma prima di parlare di comprensione e tolleranza, credo sia indispensabile una seria riflessione da parte dei diretti interessati e delle loro famiglie cui devono far seguito quella della scuola, della società e dei medici”.