C.Castello. L'avis tifernate festeggia 52 anni.

La sezione Avis di Città di Castello festeggia domenica prossima i suoi 52 anni di fondazione. Un avvenimento senz’altro importante perché segna il tradizionale incontro di tutta la grande famiglia dei donatori di sangue. Una famiglia che ogni anno aumenta, solo in questi ultimi otto mesi ci sono stati 109 nuovi donatori effettivi, che hanno portato il numero complessivo dei soci a 1360 che soprattutto ha significato un ulteriore aumento dell’8% di donazioni. In occasione del 50° anniversario vennero resi noti i dati storici e nel lontano 1954 i donatori che fondarono l’Avis furono quattro, ne è passato del tempo e si è fatta tanta strada in favore di chi soffre, in favore del sistema sanitario locale. Nessun trionfalismo da parte dell’Avis, guidato con fermezza e gioia da Antonio Gasperini, ma tanta soddisfazione per i positivi risultati che la sezione tifernate dimostra nei fatti. Quest’anno l’elenco dei premiati raggiunge la ragguardevole cifra di 185 benemerenze assegnate, ma il vero dato che colpisce e che fa riflettere in positivo, è che sono 92 i donatori che hanno già raggiunto il primo scalino dei premiati, e quasi tutti sono giovani leve. Il consiglio direttivo può andare orgoglioso di un altro fatto, vi sono intere famiglie: genitori e figli che sono iscritti all’Avis. Questo ha un solo significato, la grande sensibilità ed il messaggio sociale che questa associazione riesce ancora a promuovere. Certamente non tutto arriva per caso, dietro c’è un proficuo e profondo lavoro sinergico attraverso l’Asl n. 1, la pubblica amministrazione comune in testa, il sistema scolastico e parrocchiale, compreso il messaggio positivo che lancia con le proprie iniziative anche il GS Avis. Quest’anno l’Avis ha deciso inoltre, per significare l’importante supporto dato a tutti i donatori, un riconoscimento singolo e particolare a tutto il personale del centro trasfusionale del plesso ospedaliero di Città di Castello diretto dal dottor Lucio Pellegrini. Il programma della giornata è come al solito fitto di appuntamenti: alle 9.15 all’interno della cattedrale avrà luogo la benedizione ai donatori e delle loro famiglie da parte del vescovo mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, cui seguirà la messa celebrata da mons. Bruno Bartoccini (medaglia d’oro Avis); alle 10.15 ci sarà la sfilata per le vie cittadine e la deposizione della corona di alloro alla stele dei caduti in viale Vittorio Veneto, alle 10.45 avrà luogo la cerimonia protocollare nell’aula consiliare del comune, con la premiazione dei donatori. Relatore ufficiale della giornata del donatore è il dottor Marzio Bonini, direttore della rianimazione e terapia intensiva dell’ospedale di Città di Castello.